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Ridurre la prescrizione di farmaci inappropriati negli anziani

I soggetti anziani assumono spesso molte medicine in associazione ed in questo gruppo di pazienti il tasso di prescrizione di farmaci potenzialmente inappropriati (potentially inappropriate medications, PIM) può raggiungere percentuali fino al 25%. Nella realtà degli Stati Uniti, si stima che oltre la metà dei cittadini abbia assunto almeno 1 farmaco nell’ultimo mese, con un tasso di assunzione – specialmente nei soggetti over 65 anni – di almeno 3 o 5 farmaci al mese rispettivamente nel 21% e nel 10% dei casi. I Criteri di Beers sono lo strumento più utilizzato per individuare i PIM negli anziani (i farmaci più frequentemente in ca usa sono gli anti-depressivi, le benzodiazepine, le sulfaniluree long-acting, i FANS). E la prescrizione di PIM risulta associata ad elevato rischio di ospedalizzazione, decadimento della qualità della vita ed aumento della spesa sanitaria. Un recente studio italiano condotto su medici di famiglia (MMG), pubblicato su Drugs Aging, ha evidenziato che una valutazione alla pari dei dati raccolti, con successivo feedback, può contribuire a ridurre il tasso di prescrizione inappropriata dei farmaci nei pazienti anziani. Lo studio è stato realizzato in 2 differenti distretti italiani, ciascuno comprendente circa 80.000 soggetti anziani, valutando l’efficacia di un approccio educativo alla pari, con successivo rinforzo positivo. Un team multi-disciplinare ha compilato una lista di 23 PIM, coinvolgendo i MMG di un solo distretto in un programma educazionale (momenti formativi e valutazione di casi clinici) e fornendo le possibili alternative terapeutiche da adottare. Nel distretto sede del programma educazionale la prescrizione di PIM è scesa dal 7.8% al 5.3% nell’arco di 2 anni (- 31.4%), specie per quanto attiene FANS e digitale; anche nel distretto di controllo la prescrizione di PIM è diminuita ma in misura significativamente minore. Lo studio ha pertanto evidenziato che interventi di valutazione alla pari con successivo rinforzo positivo possono migliorare l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci nei pazienti anziani; rimane da definire quanto ciò possa migliorare l’outcome clinico e favorire un corretto rapporto medico-paziente. Oltre a queste iniziative formative può essere utile fornire ai medici sistemi informatici di decision support, il che contribuisce anche a sottolineare l’importanza di affrontare in modo corretto questa rilevante problematica. 

 

Keith SW et al. A physician-focused intervention to reduce potentially inappropriate medication prescribing in older people: a 3-year, Itali an, prospective, proof-of-concept study. Drugs Aging 2013; 30: 119-127