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Strutture residenziali psichiatriche: documento delle Regioni

In attuazione dell’obiettivo di cui sopra, il presente documento si propone di fornire indirizzi omogenei nell’intero territorio nazionale, mirati a promuovere, all’interno del sistema di offerta dei Dipartimenti di Salute Mentale, una residenzialità funzionale ai percorsi individualizzati e strutturata sia per intensità di trattamento (dal trattamento intensivo al sostegno socio riabilitativo), sia per programmi e tipologie di intervento correlati alla patologia ed alla complessità dei bisogni.
Si tratta, pertanto, di adottare una metodologia incentrata sui percorsi di cura , che si fonda sulla necessità di lavorare per progetti di intervento, specifici e differenziati, sulla base della valutazione dei bisogni delle persone, mirando a rinnovare l’organizzazione dei servizi, le modalità di lavoro delle équipe, i programmi clinici offerti agli utenti.
Si precisa che il presente documento si riferisce a strutture residenziali psichiatriche che accolgono utenti adulti o nell’ambito della transizione tra servizi per minori e servizi per l’età adulta, in cui poter trattare, quando appropriato e per tempi definiti, i soggetti affetti dai seguenti quadri patologici: disturbi schizofrenici, disturbi dello spettro psicotico, sindromi affettive gravi, disturbi della personalità con gravi compromissione del funzionamento personale e sociale.
Per quanto riguarda le strutture e i servizi riguardanti altri quadri patologici, pur rientranti nell’area dell’assistenza psichiatrica, la cui competenza principale afferisce, tuttavia, ad altri servizi, in base alle organizzazioni dei Servizi Sanitari Regionali, così come per quanto riguarda le strutture per minori, si rinvia a successivi documenti di indirizzo.
A premessa degli indirizzi programmatici esposti nel documento, si forniscono le seguenti considerazioni.
La prima considerazione riguarda il fatto che le indicazioni normative di riferimento nazionale per la residenzialità psichiatrica sono da ritenere inadeguate rispetto all’evoluzione:
–                  della domanda assistenziale collegata ai bisogni di salute mentale emergenti nella popolazione, individuati sia in base al quadro epidemiologico, che connessi ai contesti operativi di riferimento (storia e organizzazione dei servizi e delle offerte, dati di attività, standard assistenziali, aree di carenza assistenziale);
–                  delle metodologie e degli strumenti terapeutici e riabilitativi, che configurano un modello di approccio strutturato su percorsi clinici, reti e integrazione.
La seconda, pur in un contesto di specifica attenzione programmatica da parte delle Regioni, si riferisce all’eterogeneità, come risulta da una ricognizione effettuata allo scopo, negli assetti normativi regionali, rispetto a: denominazione e tipologia delle strutture residenziali, criteri per l’inserimento, tipologia di pazienti trattati, requisiti di accreditamento, parametri per il personale, tariffe, a parità di impegno assistenziale, durata della permanenza nelle strutture, compartecipazione alla spesa.
Link al testo integrale del documento:
documento approvato – LE STRUTTURE RESIDENZIALI PSICHIATRICHE