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Tagli visite fiscali, Ordine Roma: da Inps motivazioni non convincenti

«Pertanto, il taglio delle visite determinerà, inevitabilmente, una perdita del lavoro per circa 1.000 medici: ciò non è accettabile, soprattutto in questa fase di crisi occupazionale già acuta». A che cosa è servito, si domanda Lala, informatizzare il servizio delle visite mediche di controllo? Sono stati spesi soldi pubblici, a ogni medico sono stati assegnati degli strumenti informatici e si sono approntati  programmi adeguati ma ora, improvvisamente, l’Inps torna sulle sue decisioni. Tutto ciò è ritenuto illogico e controproducente. Infine c’è il problema del tipo di rapporto di lavoro dei medici incaricati delle visite fiscali. «Trovo ingiusto che, finora, questi nostri colleghi abbiano dovuto vivere un vero e proprio precariato, spacciato come unica forma di stabilità, nonostante ben tre decreti succedutisi nel tempo. Ribadisco, quindi, l’assoluta necessità di intervenire come Federazione a tutti i livelli e in tutte le sedi per tutelare questa particolare categoria della nostra professione, una volta di più sotto attacco e vista come “agnello sacrificale” per le disfunzioni del sistema statale nel suo complesso e di quello sanitario in particolare».