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Non autosufficienza, la soluzione è la “dote di cura”?

Sostituire indennità di accompagnamento e invalidità civile con la “dote di cura” per tutti i non autosufficienti ultrasessantacinquenni. La dote sarebbe di importo variabile a seconda di gravità e reddito e ricovero in struttura a residenza o domiciliarietà. Costituita preferibilmente di voucher per l’acquisto di servizi da soggetti accreditati.
Approfondimenti sulla “dote di cura”
E’ la proposta del rapporto “Costruiamo il welfare di domani”, realizzato da Prospettive sociali e sanitarie, Ars, Capp, Istituto per le ricerche sociali.
La proposta, assieme ad altre due di contrasto alla povertà e sostegno alle famiglie con minori, nasce dall’analisi dei limiti del sistema socio assistenziale, mai riformato dopo la legge 328.
Ad esempio, secondo il rapporto:
rigidità e monetizzazione diffusa delle prestazioni
frammentazione degli interventi: settoriali, categoriali, parcellizzati, su selettività incoerenti
debole sussidiarietà orizzontale
centralismo – debole sussidiarietà verticale
Al rapporto “Costruiamo il welfare di domani” e alle sue proposte sarà dedicato un convegno a Milano giovedì 26 settembre 2013. Crediti formativi per assistenti sociali.
Qui e qui sotto le slide – gli approfondimenti sulla proposta della “dote di cura” sono a partire dalla slide 56.