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Sanità: nati in Italia nel 2010

Rapporto sull’evento nascita in Italia

 
Negli Istituti di cura pubblici avviene l’88,2% dei parti. Il ministero della Sanità rende noti i dati sul tasso di natalità nel nostro Paese. In particolare il tasso di nati morti è tra i più bassi d’Europa, così come la percentuale di donne che effettuano la prima visita dopo la 12^ settimana di gestazione. E’ ancora sopra la media europea il ricorso al parto cesareo.
Questi dati relativi al 2010 provengono dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, che presenta le analisi dei dati rilevati per l’anno 2010 dal flusso informativo del certificato di assistenza al parto (Rapporto CeDAP).
La rilevazione è uno strumento essenziale per la programmazione sanitaria.
Si continuano a fare pochi figli in Italia, ma si e’ interrotto il trend in discesa degli anni passati grazie al contributo delle donne immigrate.
In media ogni donna ha 1,41 figli. Il 18,3% dei parti e’ relativo a madri di cittadinanza non italiana: tale fenomeno e’ piu’ diffuso al centro nord dove oltre il 25% dei parti avviene da madri non italiane; in particolare, in Emilia Romagna e Lombardia, quasi il 28% delle nascite e’ riferito a madri straniere.
L’88,2% dei parti avviene negli Istituti di cura pubblici, il 11,8% nelle case di cura e solo 0,1% altrove.
Nelle Regioni in cui e’ rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, quali Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, le percentuali sono sensibilmente diverse. Il 67,9% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 7,1% dei parti ha luogo invece in strutture che accolgono meno di 500 parti annui.
L’eta’ media della madre e’ di 32,6 anni per le italiane mentre scende a 29,3 anni per le cittadine straniere. L’eta’ media al primo figlio e’ per le donne italiane quasi in tutte le Regioni superiore a 31 anni con variazioni sensibili tra le regioni del nord e quelle del sud. Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 27,7 anni.
Si conferma il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica: in media, il 37,5% dei parti avviene con taglio cesareo, con notevoli differenze regionali che comunque evidenziano che in Italia vi è un ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica.