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Maroni, Zaia e Durnwalder su problemi immigrazione

Per il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, “accusare la legge Bossi-Fini è una colossale sciocchezza. Bisognerebbe invece chiedersi come ha fatto il barcone ad arrivare a pochi metri dalla riva…quando ero ministro io mandavo le navi a pattugliare…”.
Interviene anche Luca Zaia sui temi dell’immigrazione. Il presidente della regione Veneto ribadisce come “la legge Bossi-Fini, in questo contesto, sta diventando un totem per chi vuol fare politica, mentre la verità è che questa legge non è il problema”.
“Il problema – ha spiegato Zaia, con riferimento all’ultima tragedia del mare di Lampedusa – non lo dobbiamo vivere a valle. Tutti noi siamo d’accordo sulla vergogna ma la vergogna va identificata come responsabilità. Non possiamo fare l’analisi sempre stando in piedi dalla spiaggia di Lampedusa”.
Zaia ha esortato ad iniziare a “guardare a monte”. “Questi immigrati partono da Misurata, dalla Libia, dove l’Onu ha autorizzato i bombardamenti. Partono in un contesto nel quale non si danno risposte. Il problema – ha aggiunto Zaia – e’ che questi flussi migratori vanno comunque gestiti rispetto ad un’ottica europea che oggi non c’e’. Noi siamo stati lasciati soli dall’Europa e dall’Onu”.
Anche rispetto all’ipotesi della creazione di un corridoio umanitario Zaia ha dato un giudizio negativo. “Quando i profughi sono arrivati qui – si e’ chiesto – li mettiamo in strada? Dov’e’ l’Europa? La realta’ – ha concluso – e’ l’Europa che non ha una dimensione politica e non gestisce questi problemi”.
Dell’argomento immigrazione e i particolare di alcuni aspetti relativi alla frontiera conl’Austria ha parlato il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder: “sono dell’avviso che anche l’Austria dovrebbe essere generosa nei confronti dei profughi che arrivano dall’Italia e sono diretti in Germania”.. Solo nel mese di settembre sono state infatti 350 le persone che hanno subito al Brennero la cosiddetta ‘riammissione passiva’ all’Italia. “L’emergenza profughi – ha sottolineato Durnwalder – non è una questione puramente italiana ma va risolta a livello europeo. Sono convinto che questo lo sappia anche l’Austria e che i suoi politici saranno magnanimi”. Per quanto riguarda invece la sistemazione di profughi in provincia di Bolzano, Durnwalder ha ribadito che “l’Alto Adige è disposto a fare la sua parte ma solo in accordo con Roma stabilendo quanti e dove accogliere i profughi”.