Rossi: manovra sanità, è la fine del sistema universalistico

Critico il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sulla manovra del Governo e lancia l’allarme sul futuro del Servizio sanitario nazionale: “Il Governo dei tecnici non e’ competente e preparato ad affrontare l’argomento e il provvedimento sulla spending review  e’ quanto di piu’ sgangherato si sia mai visto”.
“E’ inutile continuare con le ipocrisie – spiega Rossi – basta fare la somma dei tagli che arrivano da questo Governo e dalle precedenti manovre di Tremonti per capire che il taglio complessivo al Ssn si aggira intorno al 13-15%, un cifra non sostenibile. Su questo punto c’e’ bisogno di fare chiarezza ed e’ bene che le forze politiche si pronuncino e dicano se vogliono ancora un sistema universalistico”.
“Impressiona – sottolinea Rossi –  il modo in cui il Governo tratta una materia definita convergente, questo di fatto e’ il primo esecutivo che decide che il governo della sanita’ non e’ piu’ il frutto di un patto”, sottolineando che sul miliardo di tagli per il 2012 “le regioni sono disponibili al confronto” ma che sul successivo triennio, 2013-2015, “e’ necessario trovare un punto di equilibrio, nell’ambito del Patto per la Salute, per stabilizzare almeno il fondo sanitario tenendo conto del Pil e dell’inflazione”. Altrimenti, aggiunge Rossi, “si dica chiaramente che si sta decidendo la fine di un sistema universalistico”.
Poi dal profilo facebook, il Presidente della Toscana rilancia: “Il Parlamento discuterà dei tagli alla sanità. Sarebbe etico che i parlamentari e membri del governo decidessero di rinunciare al fondo integrativo sanitario, pagato da tutti i cittadini. Non è un granché sul piano economico, ma sarebbe un bell’esempio. Sapere che chi decide sulla pelle degli altri decide anche sulla sua – conclude Rossi –  darebbe grande autorevolezza alla politica”.