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Dl Fare. Sì della Camera alla fiducia. Ma ostruzionismo allunga i tempi di approvazione finale

 

Con 427 voti favorevoli e 167 contrari Montecitorio approva la questione di fiducia posta dal governo al decreto “Fare”. La votazione finale al testo però potrebbe slittare a domani, dopo l’illustrazione dei 251 Odg presentati dalle opposizioni per ostruzionismo nei confronti dell’Esecutivo.

Il governo Letta incassa la sua seconda fiducia nonostante il lavoro di ostruzionismo delle opposizioni. Con 427 voti favorevoli e 167 contrari, infatti, questa mattina l’Aula della Camera ha detto “sì” alla questione di fiducia posta dall’Esecutivo all’articolo unico del disegno di legge 1248, decreto Fare, testo uscito dalle Commissioni.  
 
I tempi per l’approvazione finale del testo però rischiano di allungarsi di parecchio, forse domani, in quanto le opposizioni, Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia non hanno intenzione di recedere dall’ostruzionismo contro la scelta del governo di mettere la fiducia al decreto blindandolo di fatto da ulteriori eventuali modifiche che sarebbero potute arrivare dal dibattito parlamentare.
 
Sono infatti oltre 120 gli iscritti a parlare, per cinque minuti a testa, per l’illustrazione dei 251 ordini del giorno. Alle 14 una prima pausa dei lavori, alle 15 la Camera riprende ma in calendario è previsto lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, a seguire riprende il dibattito sul decreto “Fare”. Si va verso dunque una seduta fiume. 
 
Le misure che riguardano la sanità 
Tra gli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio nei giorni scorsi anche quelli in materia sanitaria. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi a partire dalla proroga, proposta da un emendamento del governo, che ha stabilito lo slittamento di un anno dell’assicurazione obbligatoria per i medici.
 
Pagamenti debiti PA
Le risorse per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio sanitario nazionale, ripartite dal governo Monti in 40 miliardi divisi in due anni, e non richieste dalle regioni entro lo scorso 31 maggio, possono essere assegnate alle regioni che ne hanno fatto richiesta entro il 15 luglio. Si tratta di circa 280 milioni che dovrebbero andare al pagamento dei debiti delle Asl di Piemonte e Puglia.
 
Farmaci orfani e di eccezionale rilevanza terapeutica
L’emendamento proposto dal governo che modifica il decreto Balduzzi, prevede una corsia preferenziale per i farmaci orfani e di eccezionale rilevanza terapeutica (i cosiddetti “salvavita”). L’Aifa – tramite “sedute straordinarie delle competenti commissioni” – avrà massimo 100 giorni per il completamento delle procedure per il loro inserimento nel prontuario a carico del Sistema sanitario nazionale.
 
Liquidità per la Cri 
Il Ministero dell’economia e delle finanze mette a disposizione della Croce rossa un anticipo di liquidità per una cifra massima di 150 milioni per il 2014 (Articolo 49-quater). L’anticipo è concesso, previa presentazione da parte della Cri di un piano di pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012.
 
Altri emendamenti infine riguardano misure per favorire la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico (Articolo 17); e l’abrogazione di certificati inutili. Su questi due punti in particolar molte sono state sollevate obiezioni  sia dalle regioni, che dalla Commissione Affari Sociali della Camera.