E’ stato pubblicato sul sito della Ragioneria generale dello stato il “ Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012”.
Questi i due documenti:
- Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato 2012 – Art. 41, Legge 196/09
- Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato – Appendice
“ L’Italia – si legge fra l’altro nel rapporto – presenta livelli sul PIL della spesa per interessi e di quella per pensioni più elevati rispetto agli altri paesi. La funzione della protezione sociale risulta tuttavia nel complesso inferiore come quota sul PIL di quelle di Germania e Francia e ha mostrato una evoluzione più contenuta di quella francese. Con riferimento alle altre funzioni, l’incidenza sul PIL della spesa per la difesa in Italia risulta in crescita nel 2010 rispetto al 1995, a differenza di quanto avvenuto per gli altri quattro paesi, in cui si è verificata invece una riduzione. Aumento che porta il nostro paese ad avere nel 2010 un livello sul PIL di tale spesa più elevato di Germania e Spagna rimanendo tuttavia inferiore a quelli di Francia e soprattutto Regno Unito, che conferma il livello più alto in tutto il periodo di osservazione. In Italia, inoltre, sempre con riferimento all’incidenza sul PIL, si sono registrate una sostanziale stabilità per le spese per protezione dell’ambiente e relative alle attività ricreative, culturali e di culto, una leggera riduzione per le spese attinenti l’ordine pubblico e sicurezza e ad abitazioni e assetto del territorio, una consistente diminuzione della quota sul prodotto relativa alla spesa per affari economici. A fronte di questi andamenti, negli altri paesi si evidenziano comportamenti in larga parte divergenti, con un forte aumento della quota sul PIL dell’ordine pubblico e sicurezza per la Francia e il Regno Unito e incrementi della spesa per la protezione dell’ambiente, per abitazioni e assetto del territorio e per attività ricreative, culturali e di culto in Spagna, Francia e Regno Unito. Come in Italia si è infine verificata una riduzione, tranne che nel Regno Unito, della spesa per affari economici, molto rilevante per la Germania. Un più elevato dettaglio sull’evoluzione della spesa per il periodo 2003-2011 può essere colto guardando alle categorie economiche che compongono l’aggregato delle spese finali. Tra le spese di parte corrente, in particolare, si osserva un progressivo e rilevante incremento – che ammonta tra il 2003 e il 2011 a circa 61 miliardi di euro (pari al 38 per cento del valore del 2003) – dei trasferimenti alle altre amministrazioni pubbliche. Le maggiori risorse riguardano soprattutto i trasferimenti destinati agli enti di previdenza e agli enti del settore sanitario”.
