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Legge Comunitaria 2013: il parere delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso un parere favorevole al Disegno di legge comunitaria 2013. Un “via libera” condizionato però all’accoglimento di alcuni emendamenti che le Regioni hanno presentato al Governo durante la Conferenza Stato- Regioni, riunitasi in sessione “comunitaria” l’11 aprile.
Si riporta di seguito il documento (pubblicato anche nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it) contenente le osservazioni delle Regioni.
Punto 1) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni – Sessione europea
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole sullo schema di disegno di legge recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013”, condizionato all’accoglimento degli emendamenti 1, 2 e 3.
1) All’articolo 28, comma 2, che propone un nuovo testo dell’articolo 19 bis, della Legge 157 del 1992, al comma 2, si propone di espungere la frase “d’intesa con gli ambiti territoriali di caccia (ATC) e i comprensori alpini”.
2) All’articolo 28, comma 2, che propone un nuovo testo dell’articolo 19 bis, della Legge 157 del 1992, al comma 2, si propone di sostituire la parola “abbattuti” con le parole “oggetto di deroga”.
3) All’articolo 28, comma 2, che propone un nuovo testo dell’articolo 19 bis, della Legge 157 del 1992, al comma 3, si propone di aggiungere le parole “o Università” dopo le parole “gli istituti regionali dotati di analoga autonomia tecnico-scientifica ed organizzativa ove istituiti…”.
La Conferenza, inoltre, propone i seguenti emendamenti, non condizionanti il parere.
4) All’articolo 16, comma 1, che propone un nuovo testo dell’articolo 7 del D.lgs. 267 del 2003,
a. al comma 1, si propone di sostituire le parole “da euro 3.100 a euro 18.600” con le parole “da euro 2.000 a euro 6.000”;
b. al comma 2, si propone di sostituire le parole “da euro 3.100 a euro 18.600” con le parole “da euro 2.000 a euro 12.000”;
c. al comma 5, si propone di sostituire la frase “e al divieto di esercizio dell’attività di allevamento (…) determinate ai sensi dell’articolo 4, comma 7” con la frase “Le uova prodotte in assenza delle registrazione di cui all’articolo 4, comma 1, sono ritirate dal mercato e destinate alla distruzione o all’industria non alimentare”;
d. al comma 6, si propone la soppressione della frase “il divieto di esercizio dell’attività di allevamento di cui ai commi 1 e 5” e della frase “al ritiro delle uova immesse sul mercato durante i relativi periodi di restrizione”.
Infine, la Conferenza condivide l’espressione di una forte raccomandazione al Governo di proseguire il confronto con le Regioni per raggiungere una posizione ponderata e condivisa sulla disciplina delle guide turistiche.