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Marini: fondi strutturali fondamentali per politiche territorio

I fondi strutturali di provenienza comunitaria sono “fondamentali per politiche pubbliche territoriali delle Regioni”. Lo sostiene Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, che perà evidenzia come sarebbe “un errore pensare che tramite essi si possano realizzare tutte le politiche di sviluppo, di coesione e competitività di un intero territorio”.
La Marini spiega che “in Umbria in 30 anni hanno fatto comunque conseguire dei risultati positivi, a sostegno della ricerca per le pmi, per la riqualificazione urbana, l’ambiente e i rifiuti”.
“Nella classifica europea sulla competitività delle 280 regioni d’Europa nell’ultimo triennio, l’Italia arretra come sistema Paese, con Lombardia ed Emilia-Romagna in discesa. L’Umbria invece ha indicatori in controtendenza positiva”.
Rispetto al confronto con il Governo nazionale sul tema dei nuovi fondi comunitari ( e giovedì 12 setembre è in programma anche la Conferenza delle Regioni, vedi “Regioni.it” n.2326), la Marini ribadisce che “per queste risorse venga evitato il rischio che vengano usate per politiche ordinarie. Il Paese sia responsabile affinche’ si usino per le azioni cui sono veramente destinate”.
A questo riguardo,”un altro rischio – secondo Marini – e’ che l’Agenzia per la coesione territoriale operi come una sorta di nuova Cassa per il Mezzogiorno o un nuovo soggetto che si interpone tra Governo nazionale e Regioni con compiti dal profilo non definito”.
I fondi strutturali sono uno strumento che presuppone un’azione di programmazione dello sviluppo da parte degli enti territoriali.
I fondi “vanno nella direzione obbligatoria, indicata dalla Commissione Ue, di accompagnare una strategia che serva a creare le condizioni di sviluppo delle imprese come presupposto per creare poi lavoro ed occupazione”. “Nella nuova stagione dei fondi Ue  – sottolinea Marini – servono misure sempre piu’ mirate per la ripartenza dopo la crisi”.