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Servizio Civile: pubblicati i bandi per la presentazione delle domande

Nella sezione "Bandi SCN" del sito del Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile nazionale della Presidenza del Consiglio  sono stati pubblicati i Bandi 2013 del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, delle Regioni e Province autonome, per la selezione di 15.466 volontari da impiegare in progetti di Servizio civile in Italia e all'estero.
E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale, da scegliere tra quelli inseriti nel bando nazionale o nei bandi regionali e delle provincie autonome, pena l'esclusione. La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 4 novembre 2013 (ore 14.00). 
I bandi si riferiscono alla selezione di volontari per l'attuazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale:
- del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale;
- delle Regioni e Province autonome.
Il ”Bando Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale” contiene l'elenco dei progetti, presentati dagli Enti iscritti all'albo nazionale, da realizzare in Italia e all’estero.
Nella sezione Bandi Regionali è possibile accedere ai bandi che contengono l'elenco dei progetti delle singole Regioni e Province autonome, presentati dagli Enti iscritti agli albi regionali e provinciali.
Da quest'anno è stato inserito in tutti i Bandi l'obbligo per gli Enti titolari di progetto di pubblicare sulla home page del loro sito tutte le informazioni relative ai propri progetti. 
Nella sezione Progetti è possibile utilizzare il motore di ricerca "Scegli il tuo progetto in Italia" per avere l’elenco dei progetti inseriti nei diversi bandi, del Dipartimento e delle Regioni e Province autonome, tra cui poter scegliere.
Per selezionare un progetto all’estero è possibile utilizzare il motore di ricerca "Scegli il tuo progetto all'estero".

Consiglio dei Ministri impugna due leggi regionali

Il Consiglio dei Ministri del 4 ottobre - su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio -  ha esaminato ventuno leggi regionali. Per le seguenti leggi regionali e delle Province autonome si è deliberata l’impugnativa:
1) Legge Regione Basilicata n. 18 del 08/08/2013 “Assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013/2015 della Regione Basilicata” in quanto contiene disposizioni in contrasto con l’art. 117, terzo comma, della Costituzione;
2) Legge Regione Sardegna n. 19 del 02/08/2013 “Norme urgenti in materia di usi civici, di pianificazione urbanistica, di beni paesaggistici e di impianti eolici” in quanto contiene disposizioni in contrasto con l’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione.
Inoltre, per la seguente legge si è decisa la rinuncia all’impugnativa:
Legge della Regione Umbria  n. 18 del 12  novembre 2012, recante "Ordinamento del servizio sanitario regionale”.
Infine,  il Consiglio dei Ministri, ha deliberato la non impugnativa delle leggi:
1) Legge Regione Calabria n. 39 del 02/08/2013 “Modifica alla legge regionale 19 aprile 2012, n. 13 (Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare).
2) Legge Regione Calabria n. 40 del 02/08/2013 “Norme per l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità nel bacino regionale e non ancora utilizzati.”
3) Legge Regione Calabria n. 41 del 02/08/2013 “Disposizioni per la semplificazione delle procedure amministrative relative al registro infortuni.
4) Legge Regione Calabria n. 42 del 02/08/2013 “Riconoscimento delle Agenzie di Sviluppo Locale.”

XXI° Congresso Nazionale SIQUAS

Invito per il XXI° Congresso Nazionale SIQUAS Roma 11 Ottobre Sala Tirreno, Palazzo della Regione Lazio, ore 8,30- 19,00   Giorgio Banchieri Membro CDN SIQUAS, Coordinatore Regionale Sezione Soci SIQUAS Lazio Società Italiana per la Qualità nell’Assistenza Sanitaria

Situazione occupazionale e sociale dell’UE: la rassegna trimestrale sottolinea la fragilità della ripresa economica e un divario persistente all’interno dell’UEM

Una fragile ripresa economica potrebbe cominciare ad attecchire nell’Unione europea, ma esistono divergenze persistenti fra i paesi, in particolare all’interno della zona euro, secondo quanto emerge dall'ultima rassegna trimestrale sulla situazione occupazionale e sociale pubblicata dalla Commissione europea. La rassegna sottolinea inoltre che le condizioni sociali e del mercato del lavoro restano critiche e che per realizzare l'obiettivo di una crescita inclusiva saranno necessari ulteriori investimenti strategici e riforme strutturali.
 
La Commissione ha affrontato queste divergenze mediante il Pacchetto sull'occupazione dell'aprile 2012, una serie di raccomandazioni specifiche per paese volte a far fronte alla segmentazione del mercato del lavoro, a promuovere riforme fiscali favorevoli all'occupazione, a garantire una maggiore efficacia dei servizi pubblici per l'impiego e a adeguare i sistemi di istruzione e di formazione per rispecchiare le necessità dei datori di lavoro; il suddetto pacchetto contiene inoltre la Garanzia per i giovani, che comprende gruppi d'azione incaricati di aiutare gli Stati membri a orientare l'allocazione dei fondi strutturali UE per affrontare il problema della disoccupazione giovanile e per adottare misure atte ad agevolare la libera circolazione dei lavoratori, quali la riforma della rete EURES per la ricerca di un impiego. Queste misure saranno integrate dallo sviluppo di una dimensione sociale dell’Unione economica e monetaria (UEM), attraverso una maggiore efficacia nel monitoraggio e nella valutazione dei potenziali squilibri occupazionali e sociali; l'argomento è oggetto una comunicazione che la Commissione adotterà il 2 ottobre.
 
László Andor, Commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, ha commentato: "Non c'è spazio per l’autocompiacimento: troppe persone si trovano a subire le gravi conseguenze sociali della crisi, e dobbiamo accelerare gli investimenti sociali e il sostegno alla creazione di posti di lavoro. Una ripresa sostenibile richiede ulteriori progressi nella riforma dell'Unione economica e monetaria, il che significa anche prestare maggiore attenzione all’occupazione ed ai problemi sociali e coordinare più da vicino le politiche occupazionali e sociali. Dobbiamo essere in grado di individuare e affrontare le principali sfide occupazionali e sociali, invece di lasciare che si aggravino le disparità all'interno dell'Europa."

Farmaci: Rapporto 2012 OsMed-Aifa

Nel 2012 diminuisce del 6% l’utilizzo di farmaci antibiotici rispetto all’anno precedente. Lo rileva il Rapporto realizzato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) e dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Nel 2012, in regime di assistenza convenzionata (farmaci erogati dal Servizio sanitario…

Sanità: nati in Italia nel 2010

Rapporto sull’evento nascita in Italia   Negli Istituti di cura pubblici avviene l’88,2% dei parti. Il ministero della Sanità rende noti i dati sul tasso di natalità nel nostro Paese. In particolare il tasso di nati morti è tra i…

Friuli Venezia Giulia: riassetto deleghe

Completata la riorganizzazione della Regione   E’ stato completato il processo di riordino della “macchina regionale” del Friuli Venezia Giulia voluto dalla Presidente Debora Serracchiani per rendere efficiente il funzionamento dell’amministrazione. Dal 16 settembre gli assessori assumono formalmente le nuove…

Regioni e enti locali per la Green economy

Energia e Ambiente, sotto il segno della sostenibilità. E’ questa la Green economy. Si lavora ad un Piano 'verde' per "rilanciare l'Italia" basato sulle città-laboratorio, la valorizzazione del territorio e l'uso efficiente delle risorse. Sono gli obiettivi rilanciati dall'ultima assemblea programmatica 'Regioni e enti locali per la Green economy' in vista degli Stati Generali della Green Economy si terranno il 6-7 novembre 2013 a Ecomondo-Key Energy – Cooperambiente (Rimini) e presenteranno le proposte per “Un Green New Deal per l’Italia” .
Gli Stati Generali della Green Economy sono promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 66 organizzazioni di imprese rappresentative della green economy in Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Serracchiani su rimodulazione fondi europei

Rispetto alla riunione della Conferenza delle Regioni del 12 settembre, dedicata alla programmazione dei fondi europei, in particolare quella relativa al 2014-2020, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha sottolineato come la Conferenza delle Regioni abbia avanzato al…

Tagli tribunali: Marini, Cota, Scopelliti, De Filippo

Il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è intervenuta sulla questione della riduzione del numero dei tribunali nel nostro Paese: "Di fronte all'assenza di confronto con le comunità locali, e dopo avere ripetutamente rappresentato le esigenze dell'Umbria, mi sono sentita in dovere di rinnovare al ministro della Giustizia tali necessità, soprattutto a fronte della situazione di grave disorganizzazione che si sta producendo nella nostra regione nella gestione della giustizia".

"La situazione che si sta presentando in questi giorni di attuazione della riforma per la riorganizzazione degli uffici giudiziari - ha aggiunto la Marini -, che e' stata approvata dal Governo nei mesi scorsi, sta mostrando tutti i limiti di una assenza di programmazione e di coinvolgimento anche delle comunita' locali che avrebbero potuto continuare a dare un contributo positivo per garantire sia una maggiore efficienza dei servizi della giustizia, sia una razionalizzazione dei costi della stessa".

Nei giorni scorsi anche il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, ha sostenuto di fermare la riforma delle circoscrizioni giudiziarie, perche' "sono stati usati due persi e due misure tra Nord e Sud".

"Se non sara' possibile fermare la riforma - ha detto – in subordine chiedero' al ministro di fare il Piemonte le stesse eccezioni che sono state fatte per altre realtà, soprattutto al Sud e nel Lazio. In Piemonte abbiamo bisogno che restino in funzione almeno due dei Tribunali che stanno per essere chiusi, Alba e Pinerolo".

In Europa cresce l’occupazione in sanità. Conte (Fnomceo): investire in formazione

Negli ultimi 4 anni in Europa l’occupazione nel settore sanitario è cresciuta di quasi il 2% l’anno e nel 2012 è stato sfiorato il milione di nuove assunzioni. Il dato emerge dallo European Vacancy Monitor, appena pubblicato dalla Commissione europea e vede l’Italia tra i primi paesi per domanda di lavoro in questo settore. Dati incoraggianti che vengono confermati da Luigi Conte, segretario generale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici. «Siamo il primo Paese al mondo per numero di medici, un dato che richiede un monitoraggio continuo del fabbisogno per evitare i rischi del passato, quando molti professionisti rimanevano disoccupati. Oggi, comunque» sottolinea Conte «possiamo direche per i medici non c’è problema di impiego. D’altro canto» osserva il rappresentante di Fnomceo «negli ultimi due anni è in costante aumento il numero di medici che vanno all’estero, con il raddoppio, per esempio, di quelli andati in Inghilterra. Un segnale di una certa contrazione della richiesta nonché del problema emergente della precarietà che induce molti ad affacciarsi all’estero». L’analisi europea evidenzia anche come nel prossimo futuro si preveda una richiesta ancora più forte di infermieri e ostetrici, anche a causa di un’età media degli addetti ai lavori elevata. 

Il discorso del Presidente Barroso sullo Stato dell’Unione 2013

Nel suo discorso annuale al Parlamento europeo sullo Stato dell'Unione, il Presidente Barroso ha esortato tutti coloro che credono nell'Europa a far sentire la propria voce.
 
"È giunta l'ora di travalicare i temi puramente nazionali e gli interessi particolaristici: impegniamoci piuttosto a raggiungere progressi concreti per l'Europa" ha dichiarato il Presidente Barroso "innestando un'autentica prospettiva europea nei dibattiti politici interni".
 
A cinque anni esatti dal "crack" di Lehman Brothers, Barroso ha riepilogato quanto l'Europa ha realizzato nel frattempo. "Guardandoci indietro e ripensando a quello che abbiamo fatto, tutti insieme, per mantenere unita l'Europa durante la crisi, ci accorgiamo che solo 5 anni fa non avremmo mai pensato che tutto ciò fosse possibile" ha osservato il Presidente della Commissione. "Ma quel che conta adesso è il modi per fare fruttare i progressi realizzati. Vogliamo valorizzarli, o piuttosto sminuirli? Vogliamo ricavarne un'iniezione di fiducia per proseguire nel cammino intrapreso, o vogliamo invece sottovalutare i risultati dei nostri sforzi?"

Nomine Css: per Anaao uno scandalo. Perplessa Dirindin (Pd)

All'indomani delle nomine del nuovo Consiglio superiore di sanità, non mancano reazioni decisamente negative alla scelta dei membri: dalla perplessità espressa dalla senatrice Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità del Senato, fino allo sconcerto dichiarato dal segretario na zionale di Anaao Assomed, Costantino Troise.
Dirindin osserva come un ministro giovane, donna e con una forte caratterizzazione politica abbia optato per una presenza femminile molto ridotta: tre donne su quaranta nominati. Seguono poi le critiche per «la forte caratterizzazione universitaria dei suoi componenti (tre quarti dei componenti), con una significativa presenza di centri di secondo livello; la preponderanza della componente ospedaliera e la quasi inesistenza della medicina del territorio; la disattenzione alle professioni sanitarie».

Il nuovo Consiglio Superiore di Sanità

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto di nomina del nuovo Consiglio Superiore di Sanità che sarà insediato ufficialmente il prossimo 13 settembre e resterà in carica per un triennio.
“Ho nominato i componenti del nuovo Css – ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – basandomi su requisiti di altissima professionalità e sulle competenze maturate nelle diverse discipline di interesse per la sanità pubblica italiana.”
Di seguito la lista dei componenti del Consiglio Superiore di Sanità:
DOTT. BANDERALI GIUSEPPE (Docente presso la Scuola di specializzazione in Pediatria dell’Università degli Studi di Milano
PROF. BELLANTONE ROCCO (Professore Ordinario di Chirurgia generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma)
PROF. BERNABEI ROBERTO (Professore Ordinario di Medicina interna presso l’ Università Cattolica “Sacro Cuore” di Roma; Direttore del Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche, del Policlinico “A. Gemelli” di Roma)
PROF. BOVE FRANCESCO (Docente di Anatomia Umana e Clinica dell’Apparato Muscolo-Osteoarticolare presso la Sapienza -Università di Roma)
PROF. BRAMANTI PLACIDO (Professore Ordinario di Scienze Tecniche Mediche Applicate presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali dell’Università degli Studi di Messina)
PROF. CANDIANI MASSIMO (Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia presso Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; Docente Coordinatore del Corso di Laurea in Ostetricia e Ginecologia)
PROF. CARDINALE ADELFIO ELIO (Professore emerito di Radiologia)
PROF. CASTAGNARO MASSIMO (Professore Ordinario di Patologia generale Veterinaria e di Anatomia Patologica Veterinaria presso l’Università degli Studi di Padova)
PROF. CHIARELLO LUIGI  (Professore Ordinario di  Cardiochirurgia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Direttore della Cattedra di Cardiochirurgia e Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia, Università di Roma – Tor Vergata; Presidente Corso di Laurea in tecniche della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Università di Roma – Tor Vergata)

Delrio: ridurre contenzioso Stato-Regioni e avviare federalismo alla tedesca

Fassino sollecita tavolo negoziale con l'ANCI
 
“Questo Paese è molto bravo nel fare le leggi e poco nell'amministrazione concreta: lo Stato ha impugnato 120 leggi regionali nel 2012, ho detto ai miei uffici di ridurle a meno della metà”. Lo ha detto il Ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, intervenendo alla Summer School della Confartigianato. “Questo dato dà l'idea della confusione che c'è” aggiunge Delrio, che sottolinea come “le riforme istituzionali servono esattamente a questo: dare un quadro legislativo molto semplificato dove sia chiaro chi fa che cosa”.
“Dobbiamo attivare un federalismo vero, semplificazioni non finte e ridurre gli oneri su imprese e famiglie”, ha poi detto il Ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, al suo arrivo alla Summer School della Confartigianato a Roma.
“Il modello è quello tedesco” sottolinea Delrio, che alla domanda se una crisi politica rallenterebbe il processo di riforma risponde: “sicuramente avrebbe ripercussioni negative”. Non solo: sulle riforme "sarebbe uno schiaffo al paese se si fallisse l'ennesima volta e se non ci fosse neppure la riforma della legge elettorale, ci troveremmo di fronte a una rabbia sociale piu' elevata di quello che pensiamo".
Nel frattempo l’Anci sollecita lo stesso Delrio, Saccomani e Letta ad insediare il tavolo negoziale Governo-Anci sulla cui necessità si era convenuto negli incontri del 7 e del 27 agosto". E' questo il motivo che ha spinto il presidente dell'Anci, Piero Fassino, a scrivere una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e ai due Ministri.
Fassino ricorda “che vanno portate a completa e rapida definizione o vanno istruite questioni di grande rilevanza per l'ordinato svolgimento dell'attività istituzionale e finanziaria dei Comuni, a partire dalla presentazione dei bilanci entro il 30 novembre prossimo”. Il presidente Anci si riferisce “all'adozione urgente del decreto relativo alla integrale ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, la cui verifica dei dati è di fatto ultimata e su cui vi è un preciso impegno ad una integrazione finanziaria rispetto alla previsione iniziale, decreto a cui è connesso il provvedimento di riparto del taglio 2013: tutte informazioni contabili necessarie a predisporre i bilanci'”. 

ABOLIZIONE DELLE PROVINCE E NUOVO ASSETTO DEGLI ENTI LOCALI

Il CdM ha esaminato in via definitiva un DDL Costituzionale per l'abolizione delle Province, dopo l'approvazione di un DDL sul riassetto degli enti locali.

Prosegue il lavoro del Governo sulle Province e la ridefinizione degli enti locali.
IL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE
Il Consiglio dei Ministri del 03/08/2013 ha esaminato, in via definitiva, il disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle Province, che è stato sottoposto al parere della Conferenza unificata.
Il provvedimento di modifica della Costituzione disciplina l’abolizione delle Province istituite nell’ambito del territorio delle regioni a statuto ordinario, recependo così un’istanza, largamente sentita e oramai giunta a maturazione, che mira al riordino del riparto di competenze fra livelli di governo a fini di razionalizzazione e di contenimento della spesa pubblica ma anche di conseguimento di un’efficacia sempre maggiore dell’azione amministrativa negli enti territoriali. Quando il processo di modifica della Costituzione giungerà a compimento verranno anche individuate forme di aggregazione e di coordinamento fra comuni per l’esercizio di funzioni di governo di cosiddetta «area vasta». Lo Stato avrà il compito di definire, tra l’altro, anche il territorio delle Città metropolitane.
IL DISEGNO DI LEGGE ORDINARIA
Il disegno di legge recante disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, e sulle unioni e fusioni di Comuni, previsto dal disegno di legge costituzionale finalizzato all'abolizione delle Province e che definisce la ripartizione delle competenze in capo alle stesse, è stato approvato dal Consiglio del 26/07/2013. Anche il disegno di legge ordinaria, come il disegno di legge costituzionale, sarà sottoposto al parere della Conferenza unificata.
Le principali novità

IMMOBILI LOCATI: SOPPRESSO IL MODELLO CDC PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI CATASTALI

I dati catastali degli immobili locati saranno presentati in forma cartacea presso l’ufficio delle Entrate mediante il modello 69 anche nei casi di cessione, risoluzione e proroga.

Con il Provvedimento 31/07/2013, n. 93116, l'Agenzia delle Entrate ha disposto la soppressione del modello «Comunicazione dati catastali – cessioni risoluzioni e proroghe contratti di locazione o affitto di beni immobili» (modello CDC), approvato con Provvedimento 25/06/2010, n. 83561, per la comunicazione, in forma cartacea presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, dei dati catastali nei casi di cessioni, risoluzioni e proroghe, anche tacite, dei contratti di locazione o di affitto di beni immobili.
L’obbligo di indicazione dei dati catastali dei beni immobili oggetto di contratti, scritti o verbali, di locazione o di affitto all’interno della richiesta di registrazione e nei casi di cessioni, risoluzioni e proroghe, anche tacite, degli stessi è stato introdotto, a partire dal 01/07/2010, dall'art. 19, comma 15, del D.L. 78/2010.
Si ricorda che, per ottemperare a detto obbligo, con il Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate 25/06/2010 sono stati approvati il modello 69, da utilizzare nelle richieste di registrazione, e il modello CDC da utilizzare nei casi di cessioni, risoluzioni e proroghe, anche tacite, dei contratti.

RIFIUTI: CIRCOLARE MINISTERIALE SUL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI AMMESSI IN DISCARICA

In un una Circolare indirizzata a tutte le Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, in linea con le indicazioni interpretative della Commissione europea, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha chiarito quali sono le attività di trattamento alle quali devono essere sottoposti i rifiuti urbani per poter essere ammessi e smaltiti in discarica, superando di fatto la circolare emanata pro tempore dal Ministero dell’Ambiente il 30/06/2009.
La Circolare del 2009 definiva «trattamento» ai fini dello smaltimento dei rifiuti in discarica anche la tritovagliatura e stabiliva che a predeterminate condizioni la «raccolta differenziata spinta» poteva far venir meno l’obbligo di trattamento ai fini del conferimento in discarica precisando come queste indicazioni avrebbero avuto natura transitoria senza stabilire però in modo espresso un chiaro termine finale.
Il 13/06/2013 la Commissione europea ha però rilevato la necessità di un trattamento adeguato anche sui rifiuti residuali provenienti da raccolta differenziata stabilendo come la tritovagliatura non soddisfi di per sé l’obbligo di trattamento dei rifiuti previsto dalle normative europee.

DEBITI P.A., RILASCIO DEL DURC: AGGIORNAMENTI

Aggiornamento dell'applicativo per il rilascio del DURC e dei moduli di richiesta, alla luce delle disposizioni introdotte dal D.L. 35/2013 sul pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni.

 

In data 31/07/2013 l'INAIL ha pubblicato delle Istruzioni operative in merito al procedimento di rilascio del DURC, ed in particolare sullapplicativo dedicato, a seguito delle disposizioni recate dal D.L. 35/2013 inerente il pagamento dei debiti scaduti della P.A. maturati al 31/12/2012.

Ai sensi dell’art. 6, comma 9 del D.L. 35/2013, entro il 30/06/2013 le pubbliche amministrazioni comunicano ai creditori l’importo e la data entro la quale provvederanno ai pagamenti dei debiti maturati al 31/12/2012 e entro il 05/07/2013 pubblicano nel proprio sito internet l’elenco completo di detti debiti, per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente di pagamento.

Il successivo comma 11-ter stabilisce che l'accertamento della regolarità contributiva è effettuato con riferimento alla data di emissione della fattura o richiesta equivalente di pagamento e che, qualora tale accertamento evidenzi una inadempienza contributiva, si applicano le disposizioni dell'art. 4 del D.P.R. 207/2010».

Pertanto, a decorrere dall’08/06/2013, data di entrata in vigore di detta disposizione, relativamente ai debiti degli enti locali, delle regioni e delle province autonome, degli enti del Servizio sanitario nazionale e delle Amministrazioni dello Stato maturati al 31/12/2012, la regolarità contributiva dell’impresa o comunque dell’operatore economico deve essere accertata alla data di emissione della fattura o della equivalente richiesta di pagamento.

DURC: DA SETTEMBRE SOLO TRAMITE PEC

Dal 02/09/2013 la richiesta del DURC sarà consentita solo dietro registrazione dell’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). Con il Messaggio n. 13414 del 23/08/2013 l’INPS comunica che: Per consentire agli utenti dello sportello unico previdenziale (SUP) – attraverso un’opportuna informativa…

LEGGE EUROPEA 2013 E LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2013

Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20/08/2013 la L. 06/08/2013, n. 96, Legge di delegazione europea 2013, e la L. 06/08/2013, n. 97, Legge europea.
Le due leggi rappresentano i nuovi strumenti di adeguamento all'ordinamento dell'Unione europea previsti dalla recente L. 24/12/2012, n. 234, che sostituiscono la legge comunitaria annuale prevista dalla L. 11/2005.
A seguito della mancata approvazione nella passata legislatura dei disegni di legge comunitaria 2011 e 2012, i relativi contenuti sono stati riproposti all’interno dei due nuovi strumenti normativi: le disposizioni di delega nella legge di delegazione europea; le altre norme, diverse dalle deleghe, nel disegno di legge europea.
I testi dei provvedimenti sono disponibili nel box Fonti correlate.
LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA
La Legge di delegazione europea contiene le disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive e degli altri atti dell'Unione europea.
Il provvedimento 2013 consta di 13 articoli ed è corredata da tre allegati. Gli allegati A e B contengono l’elenco delle direttive da recepire con decreto legislativo; analogamente a quanto disposto nelle precedenti leggi comunitarie, nell’allegato B sono riportate le direttive sui cui schemi di decreto è previsto il parere delle competenti commissioni parlamentari. Nell’allegato C sono riportate le rettifiche alla direttiva 2006/112/CE sul sistema comune di imposta sul valore aggiunto e alle direttive di modifica della direttiva medesima, per il cui recepimento il disegno di legge conferisce delega al Governo.
Oltre ad una delega generale per l’attuazione delle direttive elencate negli allegati il provvedimento detta specifici princìpi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali, della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, nonché per l’attuazione della normativa comunitaria in materia di imposta sul valore aggiunto, di istituzione di un sistema di licenze per le importazioni di legname e di esportazione di prodotti e tecnologie a duplice uso.

Influenza aviaria: Lorenzin, con Regioni e operatori piena condivisione su misure adottate

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha incontrato oggi a Roma  le autorità sanitarie della Regione Emilia Romagna, interessata ai focolai di influenza aviaria, e delle regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Lombardia, Umbria e Veneto, e le Associazioni dei produttori avicoli.
 
Al momento gli allevamenti infetti rimangono quattro mentre continuano i controlli previsti per verificare tutte le situazioni a rischio.
 
In considerazione della situazione epidemiologica, i rappresentanti delle Regioni presenti e i produttori hanno condiviso le misure di controllo finora adottate per far fronte alla malattia, in linea con quanto ratificato dalla Commissione europea lo scorso 26 agosto, e tenuto conto della necessità di assicurare la tutela e la messa in sicurezza del settore avicolo.

Lettera A Carla Cantoni

L’Anaste ha inviato una lettera, per un confronto sereno, con la SPI Cgil al fine di affrontare congiuntamente i problemi riscontrati nelle Strutture residenziali dalla organizzazione sindacale, invitando il Segretario Generale, Carla Cantoni, ad un incontro al fine di invitarla…

Comunicato stampa del 5 maggio 2013

ANZIANI: L’ANASTE RINGRAZIA IL MINISTRO BEATRICE LORENZIN ED I CARABINIERI DEL NAS PER I CONTROLLI A TAPPETO EFFETTUATI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI. ROMA, 05 agosto 2013 – ”E’ lodevole l’operazione voluta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin di far…

Detroit

  È sommersa dai debiti e dovrà fare molti, e dolorosi, tagli: è il più grande fallimento di una città nella storia degli Stati Uniti   Rick Snyder è il governatore del Michigan (Stati Uniti), è un repubblicano di 54…

Rapporto Annuale INPS 2013

  I SEGNI DELLA CRISI (80 MILIARDI IN QUATTRO ANNI) MA LA NECESSITA’ DI NUOVA FIDUCIA NEL PAESE La Relazione del presidente Inps, Antonio Mastrapasqua “In questi quattro anni di crisi lo Stato ha erogato, tramite l’Inps, 80 miliardi di euro…

Istat: la povertà in Italia

  9 milioni 563 mila poveri In Italia ci sono quasi 10 milioni di poveri, per l’esattezza 9 milioni 563 mila le persone. Lo rileva l’Istat che indica i dati dei cittadini che sono in povertà relativa: il 15,8% della…

In Gazzetta Ufficiale il decreto “fare”

D.L. 69/2013: disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia   E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 (Supplemento Ordinario n. 50/L)  del 21 giugno 2013 il Decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69: “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”.   Si tratta…

Impugnate 3 leggi regionali nei Consigli dei Ministri del 15 e del 19 giugno

Su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Consiglio dei ministri ha esaminato dieci leggi regionali nella riunione del 15 giugno e 11 leggi regionali nella riunione del 19 giugno.
Il 15 giugno è stata deliberata l’impugnativa della legge della Regione Basilicata n. 7 del 2013 “Disposizioni nei vari settori di intervento della regione Basilicata”, in quanto in contrasto con gli articoli 3, 97 e 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione.
Per le leggi regionali e delle Province autonome elencate di seguito ha deliberato la non impugnativa:
Legge Regione Liguria n. 11 del 16/04/2013 “Ulteriori disposizioni di adeguamento e manutenzione di norme aventi carattere finanziario ed istituzionale”.Legge Provincia di Trento n. 7 del 22/04/2013 “Norme in materia di discipline bionaturali”.
Legge Regione Lazio n. 1 del 19/04/2013 “Modifiche della l.r. 13 gennaio 2005, n. 2 recante: Disposizioni in materia di elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale e in materia di ineleggibilità e incompatibilità dei componenti della Giunta e del Consiglio regionale”.
Legge Regione Piemonte n. 5 del 23/04/2013 “ Modifiche della legge regionale 14 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di artigianato) e della legge regionale 9 dicembre 1992, n. 54 (Norme di attuazione della legge 4 gennaio 1990, n. 1. Disciplina dell’attività di estetista)”.Legge Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2013 “Disposizioni regionali in materia agricola”.

Chiodi: approvato riparto CIPE 2012 sanità in Conferenza Stato-Regioni

Proposta deliberazione CIPE concernente riparto disponibilità finanziarie in sanità per il 2012

La Conferenza Stato-Regioni straordinaria del 20 giugno 2013 ha visto approvata l’Intesa sulla nuova proposta del Ministro della salute di deliberazione del CIPE concernente il riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l'anno 2012.
Mentre è stato rinviato l’altro punto riguardante gli obiettivi di patto di stabilità interno. L’Accordo interessa Governo e Regioni per quanto concerne la ripartizione tra le Regioni a Statuto ordinario degli obiettivi del Patto di stabilità interno per gli esercizi 2013 e 2014.
La delegazione delle Regioni in Conferenza Stato-Regioni era guidata dal presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi. L'aggiustamento tecnico era stato richiesto dalla Regione Abruzzo: "Si tratta – spiega Chiodi - una modifica del riparto del Fondo sanitario nazionale 2012. L'intesa sulla nuova proposta era stata richiesta dall'Abruzzo per modificare l'allocazione di 15 mln di euro, inseriti in una tabella secondo noi non conforme", un dettaglio tecnico "che avrebbe appesantito e raddoppiato il peso della contabilizzazione".

Tagli visite fiscali, Ordine Roma: da Inps motivazioni non convincenti

Un intervento presso l'Inps perché sia rivista la decisione di ridurre drasticamente le visite fiscali nel corso del 2013, portandole da 900 mila a soltanto 100 mila. A chiederlo, in una lettera inviata al presidente della Fnomceo Amedeo Bianco, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma Roberto Lala.

«Mi unisco a quanti ritengono non convincente la motivazione addotta dall'Inps, basata sulla spending review. Le visite fiscali sono da sempre uno strumento di controllo sul ricorso improprio dell'istituto della malattia e, pertanto, un argine al consistente danno erariale e imprenditoriale che esso provoca. È evidente che una riduzione così im portante di queste visite depotenzia quasi completamente tale strumento; di conseguenza, gli obiettivi economici prefissati vengono disattesi, con un danno anziché un vantaggio per imprese e Stato», é quello che evidenzia il presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, il più numeroso in Italia con i suoi oltre 41mila iscritti. Per Lala, inoltre, la normativa che ha imposto ai medici fiscali un rapporto esclusivo con l'Inps, attraverso una serie d'incompatibilità, ha precluso a questi altre possibilità occupazionali e formative. 

Approvato il Decreto FARE: Infrastrutture, Edilizia, Imprese, Semplificazione Fiscale, Ambiente.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo D.L. che prevede misure urgenti per il rilancio economico del Paese, il cosiddetto «Decreto Fare».

 

Il Consiglio dei Ministri n. 9 del 15/06/2013 ha approvato un decreto legge, cosiddetto «Decreto Fare» recante misure urgenti in materia di crescita. Questo provvedimento, unitamente al disegno di legge in materia di semplificazioni che verrà discusso la prossima settimana, ha come base le 6 Raccomandazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea il 29/05/2013 nel quadro della procedura di coordinamento delle riforme economiche per la competitività («semestre europeo»). Di seguito una panoramica delle novità introdotte, maggiori dettagli sui singoli argomenti saranno forniti non appena sarà disponibile il testo del decreto legge.

Lorenzin: Pronti a fare il nuovo patto per la salute

  Credo che siamo pronti, e ne ho parlato con il Presidente della Conferenza delle Regioni Errani, per fare il nuovo piano regolatore della sanità, che è il nuovo Patto per la salute

Lo ha detto il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta stamane all'inaugurazione della decima edizione del Forum Internazionale della Salute Sanit. Nel Patto per la salute, ha detto, bisognerà “ridisegnare una sanità nazionale condivisa che bilanci la sostenibilita' economica e l'assistenza”.
Lo Stato, ha sottolineato Lorenzin, “deve essere presente e aiutare le Regioni a realizzarel'obiettivo della salute dei cittadini”. Nel Patto, ha quindi spiegato il ministro, ''dovremo affrontare questioni che riguardano l'organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, a partire dal problema della precarietà in sanità e dal tema delle specializzazioni, perché in Italia non ci sono troppi medici e presto ci mancheranno invece degli specialisti''.
Sempre nel Patto, ha proseguito, “dovremo anche rivedere alcune questioni riguardanti le Regioni in piano di rientro, ad esempio pensare come accompagnare quelle che ne stanno uscendo. Queste sono le sfide che affronteremo nei prossimi due mesi''. Lorenzin ha quindi ribadito come nella sanità “i tagli lineari fatti sono stati una cosa violenta, ma oggi - ha sottolineato – siamo pronti per non averli più, ma dobbiamo essere in grado di recuperare risorse programmandole''. Quindi un riferimento all'applicazione dei costi standard: ''E' l'unica cosa che si può fare - ha detto il Ministro - per recuperare miliardi di euro riorganizzandosi”. Si può, ha aggiunto, ''risparmiare in tanti ambiti, e questi soldi devono essere reinvestiti all'interno del sistema''. Infine, Lorenzin ha sottolineato l'importanza dell'ambito della prevenzione: “Deve essere il nostro obiettivo primario perché - ha concluso - in questo modo si salvano tante vite e si avrebbe anche un risparmio enorme per il sistema”.

SDA Bocconi (Ocps): Osservatorio sui consumi privati in sanità

Sono stati resi noti i dati dell'Osservatorio sui consumi privati in sanità della SDA Bocconi (Ocps) , che evidenzia come ''l’idea che la spesa sanitaria privata sia compensativa della scarsa qualità della sanità pubblica è infondata”, affermando anche che ''la spesa privata delle famiglie italiane per la salute e' piu' legata al loro reddito che non al basso livello qualitativo dei sistemi sanitari pubblici regionali''.
''I dati – commenta inoltre Mario Del Vecchio, direttore dell'Osservatorio - mostrano come le regioni del Sud, che difficilmente potrebbero essere considerate come le migliori nel contesto nazionale, siano anche quelle in cui si spende meno in sanità privata''.
La spesa sanitaria privata è stata nel 2011 di 28 miliardi di euro, il 20% del totale della spesa sanitaria in Italia, e ha inciso per il 4% sulla spesa totale delle famiglie.

Caldo: decalogo del ministero della salute

“Estate sicura 2013”. Anche quest’anno parte la campagna del ministero della Salute dedicata alla prevenzione dagli effetti del caldo estivo.
I possibili incrementi di temperatura, ha spiegato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, “potrebbero costituire, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione, un rischio per la salute”.
Così nel sito del ministero della Salute sono stati resi disponibili le informazioni e i consigli sulle misure generali da adottare per affrontare il caldo senza rischi. Nell’ambito del programma è operativo nelle principali città il Sistema nazionale di Previsione e Allarme per ondate di calore, che consente di individuare, con un anticipo di almeno 72 ore le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute delle categorie più esposte, consentendo alle autorità locali di attivare sul territorio piani di sorveglianza e prevenzione nei confronti delle fasce di popolazione più a rischio (anziani fragili, malati cronici, neonati e bambini piccoli, i senza fissa dimora).
Sulla base dei modelli di previsione stagionale vengono elaborati dei bollettini giornalieri sui possibili effetti per la salute, su una scala che va dal livello “zero”, corrispondente all’assenza di rischio, al livello “tre”, che prevede condizioni di rischio elevato e persistente per tre o più giorni consecutivi.

Strutture residenziali psichiatriche: documento delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, ha approvato, nella riunione del 13 giugno, un documento sulle strutture residenziali psichiatriche, con approfondimenti su  aspetti come le indicazioni sull’assetto organizzativo, il Piano di trattamento individuale e il Progetto terapeutico riabilitativo personalizzato, tipologia delle Strutture Residenziali Psichiatriche, indicazioni per l’accreditamento delle residenze psichiatriche, monitoraggio e verifiche.
Il documento (attuativo del Piano nazionale di azioni per la salute mentale, su cui è stato sancito un accordo nella Conferenza Unificata del 24 gennaio 2013) è stato poi trasmesso dal Presidente della Conferenza delle Regioni al Ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, al fine di attivare una fase istruttoria che possa portare ad un accordo in Conferenza Unificata.
Il testo integrale è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it . Di seguito si riporta il testo della sola premessa  
Premessa
Il Piano Nazionale di Azioni per la Salute Mentale (PANSM), approvato dalla Conferenza Unificata nella seduta del 24 gennaio 2013, prevede, tra i propri obiettivi, di affrontare la tematica della residenzialità psichiatrica, proponendo specifiche azioni mirate a differenziare l’offerta di residenzialità per livelli di intensità riabilitativa e assistenziale al fine di migliorare i trattamenti e ridurre le disomogeneità.

Lorenzin, i medici non sono troppi.

Presto potrebbero mancare gli specialisti

«Non è vero che in Italia ci sono troppi medici e anzi, presto, potrebbero mancarci degli specialisti». Lo ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, affermato di «aver parlato con il ministro dell'Università Carrozza» per mettere mano e affrontare la problematica connessa alle specializzazioni mediche.  «Dobbiamo lavorare - ha detto Lorenzin - intervenendo all'inaugurazione del Forum Internazionale della Sanità Sanit - sui fabbisogni anche delle persone e non solo su beni e servizi». Il ministro si è poi soffermato anche sul risanamento della sanità e sul nuovo Patto per la salute ormai imminente. &l aquo;I dati non sono tutti negativi e non siamo all'anno zero del risanamento della sanità italiana» ha affermato il ministro. Il fondo sanitario nazionale, ha spiegato, «era andato fuori controllo e poche Regioni sarebbero rimaste in autosufficienza. Su ciò si è intervenuti, ma il fondo è esploso proprio nel momento in cui l'Italia e l'Europa entravano nel difficile periodo della crisi economica». Oggi, ha aggiunto, «siamo ancora in questa fase, ma molte Regioni in piano di rientro ne stanno uscendo e ci stiamo avviando verso una fase di normalizzazione della tenuta dei conti pubblici». Attualmente, ha quindi rilevato il ministro, «la cosa più complessa è formare una governance della sanità italiana adeguata». 

In arrivo il nuovo Isee

L'ISEE o più chiaramente l’Indicatore della situazione economica equivalente è stato approvato dalla Conferenza unificata Stato Regioni. Ora manca l’approvazione di Camera e Senato, e l’ultimo via libera del Consiglio dei ministri. L'indicatore è lo strumento utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per l'accesso alle prestazioni sociali (e sociosanitarie), sono “fatte salve le competenze regionali in materia di normazione, programmazione e gestione delle politiche sociali”.

Resta cioè salvaguardata l’autonomia delle Regioni.

 

 

Addio ospizio il nonno torna in famiglia

dalla sede della Campania: articolo apparso su "Il Mattino"

 

Pensioni a figli e nipoti crolla del 20% il business delle case di riposo

di Antonio Menne

 

Un nonno su cinque, in Campania, lascia la casa di riposo e torna in fami­glia. Le presenze medie nelle residen­ze per anziani della regione si sono contratte, negli ultimi dodici mesi, del 20%. Merito, o colpa, della crisi economica che da una parte rende preziose le pensioni degli anziani per quadrare il bilancio familiare, e dall'altra insostenibili le rette, che vanno dai 1000 ai 1800 euro al mese. In una regione dove 23 famiglie su 100 vivono al di sotto della soglia di povertà (circa 900 euro al mese), a fronte d'una media italiana dell'11%, l'anziano, con il suo vitalizio, anche piccolo, diventa risorsa, e l'ospizio un lusso.

«Già lo scorso anno abbiamo regi­strato un calo di almeno il 10, 12% de­gli ospiti delle case di riposo - dice Sal­vatore Isaia, presidente di Anaste Campania, l'Associazione strutture della terza età - quest'anno ancora di più. Il ricorso alla Residenza è di­ventato sempre meno frequente, an­che a causa della situazione sanitaria campana. I costi delle rette ricadono, infatti, ancora tutti sulle famiglie. La Campania è una delle poche regioni italiane con ritardi cronici nelle pro­cedure di accreditamento delle Resi­denze sanitarie assistenziali. Ci supe­rano, ovviamente, regioni del Nord ma anche del Sud, come la Calabria». 

Federalismo in sanità, si allarga il fronte del no

 

Ridare centralità e unitarietà al sistema sanitario

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Un'istanza sempre più evocata nel mondo della sanità negli ultimi mesi. A essere messa in discussione è la riforma del titolo V della Costituzione e la relativa frammentazione in cui versano i servizi sanitari regionali. Gli ultimi in ordine di tempo a proporre un intervento in questa direzione sono stati i senatori del Movimento 5 stelle che hanno sottoscritto un disegno di legge costituzionale a firma Paola Taverna proponendo "Modifiche all'articolo 117 della Costituzione, concernenti l'attribuzione allo Stato della competenza legislativa esclusiva in materia di tutela della salute". In pratica i rappresentanti del M5s chiedono di ridurre la competenza delle Regioni nella materia e riportare l'amministrazione centrale dello stato a supervisionare la disciplina funzionale. «Il problema» spiega Maurizio Romani, medico chirurgo e vicepresidente M5s della Commissione sanità di Palazzo Madama «è l'enorme frammentazione regionale, che mette in grande difficoltà lo stato sociale. L'auspicio dei rappresentanti del Movimento è quello di aprire un dibattito e non è escluso che possano trovare sponde autorevoli visto che sulla questione si sono espressi nell'ultimo periodo molti protagonisti della sanità seppur con sfaccettature diverse. L'ultima in ordine di tempo è stato il presidente della Commissione sanità del Senato, Grazia De Biasi, che illustrando la road map dei lavori ha sottolineato come «il titolo V della Costituzione abbia prodotto una difformità di modelli sul territorio nazionale.

 

Fondi europei: confronto Regioni – Trigilia

Il 13 giugno il Ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha incontrato i Presidenti delle Regioni o Assessori delegati presso la sede della Conferenza delle Regioni in via Parigi 11.  Erano presenti il Presidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, il Presidente della Campania, Stefano Caldoro, la Presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani , la Presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini e gli Assessori Rita Visini (Lazio), Lorena Rambaudi (Liguria), Sergio Rossetti (Liguria) Antonio Canzian (Marche), Giovanna Quaglia (Piemonte), Gianfranco Simoncini (Toscana), Luca Bianchi (Sicilia) e Roberto Ciambetti (Veneto).
Al termine dell’incontro il ministro ha detto che “C'è stata la disponibilità da parte di alcuni presidenti, come la Campania e la Sicilia, a poter usare le risorse che si sbloccheranno dal Pon Programma Operativo Nazionale per l'occupazione giovanile e la povertà estrema in tutte le Regioni meridionali”. 

Welfare: intesa sul Regolamento per il nuovo ISEE

Errani: è un passo avanti nell'equità

Il nuovo ISEE “è un passo avanti importante nell'equità e nella capacità di pesare il reddito, i problemi e le caratteristiche delle persone, basti pensare al meccanismo giusto per le famiglie numerose”, lo ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani sull'intesa in Conferenza Unificata sul nuovo ISEE, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il dipartimento degli affari regionali, a cui hanno partecipato, oltre ad Errani, il Ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio, Il Ministro del lavoro, Enrico Giovannini, Il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, e il Presidente dell’Anci, Alessandro Cattaneo.
“Stiamo parlando di uno strumento per l'accesso ai servizi – ha ricordato Errani - e per selezionare l'accesso ai servizi. il problema della disparità dei servizi sta in un altro capitolo: quello dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) e dei Liveas”.
Dopo il via libera in Conferenza Unificata al nuovo Isee grazie all'intesa raggiunta tra Stato, Regioni ed enti Locali, ora il provvedimento passa al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari per un parere e poi in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.