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Rossi, Coletto, De Francisci: tagli sanità insostenibili

Luca Coletto, assessore regionale alla sanità della regione Veneto (anche coordinatore della materia nella Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni), ha sostenuto che ”il ministro Lorenzin tuona, giustamente, contro ogni altro ipotizzabile taglio alla sanità; da altri ambienti governativi trapelano notizie di ulteriori sforbiciate da 3,5 miliardi che si aggiungerebbero a 2 anni di spietata e trasversale spending review. La verita’ la sanno loro”.
”Io so che continuando cosi’ si portano tutte le Regioni, comprese quelle virtuose come il Veneto che da tre anni ha i conti in attivo – evidenzia Coletto – verso il default e si rischia di smantellare l’assistenza universalistica che e’ il fiore all’occhiello di questo paese. E in un momento di crisi economica e sociale come questo sarebbe da irresponsabili”.
”In tutto questo – ha aggiunto Coletto – appare chiaro un disegno di riaccentramento della sanita’ a livello romano:  quando tutte le Regioni finiranno in piano di rientro il vero potere sara’ in mano ai governativi e sara’ stato gettato alle ortiche l’unico embrione di vero federalismo, rappresentato dalla gestione sanitaria a livello regionale, che ha avuto il grande merito di evidenziare le disparita’ e le difficolta’ e di avviare un cammino verso l’eliminazione degli sprechi, che da qualche parte vuol dire purtroppo veri tagli ai servizi, da qualche altra, come in Veneto, significa riorganizzazione, modernizzazione, attenzione maniacale anche ad un solo euro di spesa”.
Per Coletto ”bisogna guardare e colpire le inefficienze dove si trovano; introdurre al piu’ presto i costi standard e la tassazione locale aggiuntiva per chi non li rispetta, costruire il Patto per la Salute avendo ben presente le necessita’ della povera gente e l’opportunita’ di inserirvi anche il capitolo dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociali, eliminando quella zona grigia che oggi esiste tra cio’ che va considerato sanitario e cio’ che va considerato sociale”.
Infine per l’assessore regionale della Sanità della Sardegna, Simona De Francisci: ”nessun nuovo taglio alla sanità sarà tollerato, ma se da Roma si dovesse perseguire questa strada la Regione Sardegna è già avanti sulle misure richieste sul fronte dell’ottimizzazione dei costi sanitari, tra cui il contenimento della spesa farmaceutica e le gare centralizzate per l’acquisto dei farmaci”.