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Rossi propone revisione legge su immigrazione

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, scrive una lettera al presidente del Consiglio, Enrico Letta e al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per sollecitare sui temi dell’immigrazione la revisione della legge “Bossi-Fini”.
La proposta è quella di elaborare insieme alle Regioni un nuovo modello di accoglienza dei profughi e quindi scongiurare il ripetersi delle tragedie del mare, ultima quella di Lampedusa.
I punti principali da affrontare sono la tutela della vita dei migranti, l’urgenza di una rapida revisione della legislazione in materia, la necessità di predisporre un diverso e più efficace modello di accoglienza in Italia.
“Ha fatto bene – scrive Rossi rivolgendosi ad Alfano – ad andare a Lampedusa, a rendere omaggio alle numerose ed ennesime vittime di un’ingiustizia e di una barbarie senza confini e senza fine. Lo Stato deve essere presente, le istituzioni devono essere presenti. Ora e’ il momento della concretezza per fare in modo che queste tragedie in futuro non si ripetano. Penso che sia possibile sorvegliare quel tratto di mare non per fare i respingimenti, gia’ condannati dalle autorita’ europee, ma per intervenire tempestivamente, soccorrere e salvare vite umane dai naufragi e dalla morte”. Quanto alla Bossi-Fini, secondo Rossi “i superstiti della tragedia appena soccorsi, sono gia’ indagati per il reato di immigrazione clandestina. Basterebbe questa infamia a sollecitare una rapida revisione legislativa. Anche il Presidente Napolitano ha chiesto politiche specificamente rivolte al fenomeno dei profughi e dei richiedenti asilo non regolato da alcuna legge italiana. Io condivido questa richiesta e mi auguro che Governo e Parlamento decidano di intervenire con urgenza”.
Rossi propone anche delle nuove soluzioni sulle questioni dell’accoglienza, invitando il Governo a dare “una svolta nelle politiche della migrazione, ispirata anche all’esperienza toscana, un’esigenza irrinviabile che potrebbe costituire, anche nel consesso europeo, una carta importante per l’Italia, tale da far svolgere al nostro Paese un ruolo autorevole su un tema politico e sociale di drammatica attualita’ e di primario interesse”.