fbpx

Sanità: Marini, Cota e Zaia su politiche sanitarie

Sulle principali questioni di politica sanitaria sono intervenuti in questi giorni anche i presidenti Marini, Cota e Zaia, sottolineando alcuni nodi ancora da sciogliere.
”Va aperto al più presto il confronto con il Governo per il nuovo Patto per la salute – ha dichiarato il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – coordinatrice vicaria dell’area sanità della Conferenza delle Regioni – che dovrà segnare l’avvio della riforma del sistema sanitario, che però non potrà certo attuarsi, come si sente dire, ad invarianza della spesa. Soprattuto perchè il fondo sanitario ha subito in questi anni tagli considerevoli”.
”Certamente la spesa sanitaria – ha ribadito Marini – deve essere oggetto di revisione e riorganizzazione, ma questo deve avvenire in tempi congrui. Come Regioni siamo pronti a fare la nostra parte e lo abbiamo recentemente detto sia al presidente del consiglio, Enrico Letta, sia al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin. Le Regioni italiane vogliono riformare e migliorare il sistema sanitario, a partire dalla riforma della medicina generale di base, convinte innanzitutto del suo carattere pubblico ed universalistico”.
”In questa sede – secondo Marini – dovrà essere fatta chiarezza su un punto centrale, e cioè il rapporto tra livelli essenziali di assistenza e la loro sostenibilità finanziaria. Insomma, ai cittadini va detto con chiarezza quali prestazioni essenziali la sanità pubblica può garantire”.
Infine la Marini si e’ detta ”rammaricata del fatto che il ministro Lorenzin non sia qui perche’ le avrei ribadito la contrarieta’ ai ticket e soprattutto la assoluta insostenibilita’ dell’ulteriore loro incremento previsto per il primo gennaio 2014”. Per Marini, i ticket sanitari sono ”iniqui e inefficaci, avendo determinato solo un aggravio di spesa per le famiglie ed uno spostamento di cittadini verso il privato”.
Mentre il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, è intervenuto sul sistema sanitario piemontese, affermando che ”tiene perchè in poco tempo siamo intervenuti a fronte della situazione fuori controllo che abbiamo ereditato”.
”Possiamo andare avanti a parlare di tutte le principali competenze regionali – aggiunge Cota – e vedere come la linea seguita sia sempre stata, complessivamente, quella giusta”.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia,  ”Abbiamo un progetto per la cura e la salute dei veneti e non un piano ispirato esclusivamente a una miope logica del risparmio”.    Lo ha osservato oggi a Noale parlando del Piano socio-sanitario regionale le cui schede operative – ha confermato – saranno approvate fra pochi giorni.    Intervendendo a margine dell’inaugurazione della nuova casa di riposo ‘Santa Maria dei Battuti’ Zaia ha definito ”spazzatura” le indiscrezioni sulle schede apparse sulla stampa e ”rilanciate da comitati nati e cresciuti per scongiurare chiusure di ospedali che nessuno ha mai avuto intenzione di chiudere”.    ”La verita’ e’ che noi stiamo puntando sulla specializzazione e sulla prevenzione – ha proseguito Zaia – nella consapevolezza che non e’ l’ospedale con piu’ posti letto quello necessariamente piu’ bello ed efficiente”. Ricordando che la ospedalizzazione media in veneto e’ di 7 giorni contro i 30 di altre realta’ regionali, Zaia e’ entrato nel merito delle cifre. ”Roma ci aveva imposto un taglio di 1.800 posti letto, poi scesi a 1.600 per il riconoscimento che in Veneto esiste una immigrazione sanitaria da altre zone per l’alta qualita’ delle prestazione – ha ribadito Zaia – considerando che di quei 1.600 posti ancora da razionalizzare 1,200 li traformeremo in ospedali di comunita’, restano soltanto 400 posti letto da tagliare che, divisi per i 75 ospedali veneti, fa una media di 4 posti letto da tagliare per nosocomio”.    
”Questa e soltanto questa e’ la verita’ – ha concluso Zaia – in Veneto si vive di piu’ perche’ la sanita’ funziona e su questo noi vogliamo continuare a investire. Cio’ non sarebbe possibile se la mia giunta non avesse riportato il bilancio della sanita’ in attivo uscendo da un deficit cronico. Merito del fatto che da noi un pasto in ospedale costa 6-7 euro contro i 60 di altre regioni, una siringa 5 centesimi contro i 25 di altre realta”’.

 

SANITA’: COTA, STOP STRUMENTALIZZAZIONI, STRADA E’ GIUSTA

SANITA’: MARINI (UMBRIA), OK RIFORMA MA NO INVARIANZA SPESA ‘NO AUMENTO TICKET, HANNO SOLO AGGRAVATO SPESA FAMIGLIE’ 

REGIONI: VENETO; ZAIA, PIANO SANITARIO PUNTA SU PREVENZIONE GOVERNATORE RESPINGE CRITICHE SU PROSSIME SCHEDE OPERATIVE