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Settimana europea delle PMI – revisione dello Small Business Act (SBA)

 

Dal 29 settembre al 5 ottobre, si è tenuta la Settimana europea delle PMI, finalizzata a promuovere le imprese in tutta l’Europa in linea con lo Small Business Act (SBA). L’iniziativa ha interessato circa 37 Paesi con eventi svolti a livello nazionale, regionale e locale. Nell’ambito di tale settimana, Napoli ha accolto dal 1° al 3 ottobre 2014 la SME Assembly 2014 (*per accedere ai documenti – username: Marisa.ameli@confcommercio.eu; Password: marisa.ameli737), organizzata nell’ambito del semestre italiano di Presidenza Ue. L’evento, dal titolo “Crescita attraverso l’impresa: le opportunità future” ha rappresentato un momento importante nel contesto delle iniziative europee volte a promuovere la ripresa economica. E’ inoltre intervenuto il Commissario uscente all’Industria Ferdinando Nelli Feroci, che ha illustrato gli orientamenti della Commissione sulla futura revisione dello SBA, la strategia europea a sostegno delle PMI. Su questo tema, Nelli Feroci ha sottolineato l’importante ruolo che tutti gli attori interessati potranno ricoprire fornendo il proprio contributo in risposta alla consultazione pubblica per un nuovo SBA che sarà adottato nel 2015. E’ stato anche l’occasione di presentare le conclusioni della valutazione annuale delle prestazioni delle PMI e delle schede informative sull’applicazione dello SBA specifiche per paese. Secondo il rapporto dell’Esecutivo UE, i risultati economici indicano una ripresa, che ha tuttavia un andamento irregolare e non segue ancora una traiettoria consolidata. Nel 2013 le PMI rimangono in difficoltà nella maggior degli Stati membri. In Italia, la chiusura dell’accesso al credito ha determinato, tra il 2008 e lo scorso anno, un calo del 5% del numero di imprese. L’analisi della Commissione europea si chiude con le previsioni per il 2014 e il 2015, che vedono un leggero miglioramento sia in termini di valore aggiunto generato dalle PMI, che per la crescita dell’occupazione.

Durante tale evento, a cui ha partecipato il Presidente Alberto Marchiori in rappresentanza del Presidente Carlo Sangalli, è stato organizzato un incontro informale tra le associazioni di rappresentanza di impresa e il Commissario Ferdinando Nelli Feroci. Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato, oltre a Confcommercio, anche Confindustria PMI e Confapi per l’industria, Confartigianato e CNA per l’artigianato, Alleanza delle Cooperative e Confcoperative per la cooperazione e le 3 sigle dell’agricoltura, ogni organizzazione ha illustrato al Commissario le problematiche delle PMI del proprio comparto. Molte delle problematiche emerse (fisco, accesso al credito, lavoro, utilizzo dei fondi europei, ecc.) sono, purtroppo, tematiche nazionali, su cui l’Europa non ha strumenti per intervenire in modo incisivo. Anzi, il Commissario ha confermato che la Commissione stessa si aspetta il nostro governo riforme sostanziali. Su altre questioni, invece, principalmente burocrazia e semplificazione amministrativa, sempre tematiche nazionali, ma più direttamente collegate con lo Small Business Act (più precisamente, su come lo SBA viene applicato dai singoli Stati membri), la Commissione potrebbe valutare la produzione di alcune linee guida di corretta applicazione. Il Commissario ha, infine, confermato quanto già emerso relativamente al regolamento del Made in, tema caro a tutte le organizzazioni presenti: purtroppo esiste un importante gruppo di Stati membri (18 stati, tra cui la Germania e tutti i paesi nordici) determinato a bloccare politicamente ogni avanzamento. Pertanto, il Commissario non prevede una soluzione positiva (per l’Italia) della questione Made in, ovvero l’obbligo di indicare l’origine della merce in entrata e in circolo nel territorio dell’Unione Europea.

Per ulteriori informazioni: Fabio Fulvio e Marisa Ameli

Confcommercio e l’agenda europea sui trasporti: incontri istituzionali a Bruxelles
Il 7 ottobre una delegazione di Confcommercio e Conftrasporto guidata dal Presidente FAI Conftrasporto e Vice Presidente confederale, Dott. Paolo Uggè, ha incontrato alcuni membri della commissione trasporti e turismo del Parlamento europeo, per discutere le priorità della Confederazione in tema di trasporti e infrastrutture alla luce dell’attuale agenda europea sui trasporti.
Il Vice Presidente ha rappresentato agli europarlamentari le priorità della Confederazione nel settore dei trasporti: il bisogno e dovere di garantire la sicurezza degli operatori del trasporto e degli utenti delle strade; la necessità di operare in un contesto di concorrenza leale; la necessità di preservare e riuscire ad accrescere la competitività delle imprese italiane sul mercato europeo e internazionale.
Nel corso dell’incontro sono stati portati all’attenzione degli Onorevoli Pogliese (PPE), De Monte (S&D) e Salini (PPE) anche aspetti più tecnici tutti raccolti in un documento di sintesi predisposto per l’occasione. Misure o proposte normative quali il quarto pacchetto ferroviario, il regolamento sui porti, il cabotaggio stradale, la direttiva sui c.d. “mega tir”, le Autostrade del mare sono state le tematiche oggetto di approfondimento considerata l’importanza strategica che rivestono per la Confederazione.
Le reazioni degli europarlamentari sono state positive e le esigenze e del comparto ascoltate con estremo interesse. I parlamentari hanno manifestato disponibilità ad instaurare un dialogo sistematico con gli operatori del settore affinché possano contare su un supporto tecnico che consenta loro di meglio far coincidere nel corso del mandato gli interessi italiani con quelli dell’Europa.
La delegazione ha accolto con piacere l’invito confermando la disponibilità a proseguire il dialogo e ad approfondire quanto prima alcune delle questioni emerse nel corso degli incontri.
La delegazione Confcommercio-Conftrasporto è stata inoltre impegnata in un incontro tecnico e politico con i rappresentanti della FNTR (Federazione nazionale francese dell’autotrasporto) durante il quale sono state confermate le forti affinità tra le due Confederazioni sulle politiche europee che interessano il settore del trasporto merci su strada e la volontà di proseguire e consolidare una collaborazione che intende promuovere a livello europeo un approccio integrato al settore (aspetti sociali, ambientali, del mercato interno e della concorrenza).
Le due Confederazioni hanno concluso, in questa fase, che lavoreranno all’elaborazione imminente di un documento comune da portare all’attenzione della Commissione europea.

Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco

Consiglio dei Ministri UE dei Trasporti, Lussemburgo 8 ottobre 2104
Accordo raggiunto sulle nuove norme in materia di servizi portuali e sullo scambio di informazioni tra stati membri sulle infrazioni stradali. E’ il risultato del Consiglio Trasporti, presieduto dal Ministro italiano delle Infrastrutture Maurizio Lupi, a Lussemburgo.
Primo sì per la proposta di regolamento sull’accesso al mercato dei servizi portuali e sulla trasparenza finanziaria dei porti e per la proposta di direttiva sullo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale. I ministri dei Trasporti dell’Unione hanno infatti accettato le proposte di compromesso della presidenza italiana sui due testi, che dovranno ora essere approvati dal Parlamento europeo per procedere all’adozione formale da parte del Consiglio. Sul tavolo dei ministri, anche la proposta italiana per aprire il mercato aereo all’uso civile dei droni in modo sicuro e sostenibile, l’aggiornamento sui progressi in direzione del Cielo unico europeo e due testi nell’ambito del Quarto pacchetto ferroviario, uno relativo ai servizi per i passeggeri, l’altro diretta al rafforzamento della governance. Temi che saranno affrontati nuovamente dai ministri il 3 e il 4 dicembre p.v.

Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco

Audizione di Maros Sefcovic, Commissario designato ai Trasporti e allo Spazio
Martedì 30 settembre dalle 18:00 alle 21:00 lo slovacco Maros SEFCOVIC, Commissario designato ai Trasporti e allo Spazio, ha presentato il suo programma di lavoro davanti ai parlamentari europei delle commissioni trasporti e turismo (TRAN), industria, ricerca ed energia (ITRE) e ad un pubblico composto da giornalisti, funzionari delle altre istituzioni europee e lobbisiti.
L’audizione è cominciata con un’introduzione di quindici minuti con la quale il candidato designato ha illustrato per grandi linee i suoi obiettivi, tra i quali ha menzionato la revisione del Libro bianco sui trasporti; si sono susseguite 45 domande rigorosamente cronometrate: un minuto per la domanda e due minuti per la risposta.
Nella sua presentazione generale, Sefcovic ha manifestato la volontà di modernizzare l’industria dei trasporti ma non a scapito delle norme esistenti. Questo processo, secondo il Commissario designato, dovrà passare attraverso il rafforzamento del dialogo sociale che risulta oggi molto indebolito. A questo proposito ha lanciato un invito alle parti sociali per lavorare in collaborazione con la Commissione europea all’elaborazione di un codice sociale per i lavoratori mobili nel settore del trasporto di merci su strada. Maros Sefcovic ha inoltre garantito che dedicherà massima attenzione agli aspetti sociali delle proposte legislative e ha intenzione d’introdurre a questo scopo una valutazione d’impatto ad hoc.
Il Commissario designato ha infatti detto di essere a conoscenza del problema del dumping sociale che caratterizza il settore dell’autotrasporto. A questo proposito ha dichiarato che si impegnerà a rendere il quadro regolamentare più semplice perché è convinto che regole più chiare equivalgano ad una migliore applicazione. Si è rivolto poi agli Stati membri, domandandone la collaborazione, in quanto sono questi che hanno la responsabilità di garantire il rispetto delle leggi. Il candidato è stato inoltre interrogato a proposito della legge francese contro il dumping sociale adottata lo scorso luglio. La legge, lo ricordiamo, vieta ai conducenti di godere del riposo settimanale in cabina. Sefcovic, dopo aver ricordato che una legge simile è già in vigore in Belgio, ha affermato di voler prendere contatto con le autorità nazionali dei due paesi per domandare loro dei chiarimenti in quanto secondo il candidato “ il testo del regolamento UE non contiene disposizioni che impediscano agli autisti di godere del riposo nella cabina del veicolo”.
Sulla questione del cabotaggio il Commissario designato non ha fornito risposte precise né tantomeno comunicato le sue intenzioni circa una possibile revisione del regolamento. Ha invece insistito sulla necessità di affrontare il problema dei viaggi a vuoto lasciando intendere che le tre operazioni nel limite dei sette giorni potrebbero non essere sufficienti.
A proposito del trasporto marittimo il Commissario designato ha ricordato la necessità di migliorare l’immagine del settore affinché le nuove generazioni siano invogliate a cercare un’occupazione ed invertire in questo modo la tendenza attuale che consiste nella perdita di competenze e nell’impiego di forza lavoro di origine extra UE (soprattutto marinai di origini filippine).
Per quanto riguarda il trasporto per le vie navigabili interne si è detto sorpreso del fatto che oggi venga sfruttato solo il 15% dei percorsi fluviali. Il Commissario designato si è impegnato quindi a rilanciare il programma NAIADES per aiutare le micro imprese a dotarsi di flotte rispettose dell’ambiente.
Riguardo alla proposta di regolamento sull’accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti attualmente al vaglio del Consiglio dell’UE e presto nell’agenda del neo-eletto Parlamento europeo, Sefcovic ha accennato al bisogno di costruire un clima di fiducia tra tutti gli attori coinvolti affinché si riesca ad adottare con successo la proposta che tocca un settore strategico per la competitività dell’economia europea.
In materia di trasporto ferroviario il Commissario designato ha manifestato l’auspicio e la volontà di adottare il Quarto pacchetto ferroviario nel suo insieme. Sul tema delle liberalizzazioni Sefcovic non ha manifestato troppo entusiasmo rispetto alla possibilità di introdurre lunghi periodi di transizione e il principio di reciprocità che permetterebbe ad uno Stato di rifiutare l’accesso al mercato a compagnie provenienti da Stati che a loro volta non hanno garantito l’apertura dei propri mercati.
Sulle Reti TEN- T ha ricordato i 26 miliardi di euro che sono stati messi a disposizione degli Stati membri per il periodo 2014-2020 e si è detto deciso a promuovere il principio “ use it or lose it!”, secondo cui tutti i fondi non utilizzati saranno automaticamente persi. Ha inoltre dichiarato di voler provare ad attirare più investimenti privati nelle infrastrutture.
Sul tema della tassazione delle infrastrutture e dell’internalizzazione dei costi esterni il Commissario designato si è detto convinto dell’importanza di adottare un sistema che faccia pagare gli utilizzatori. Il sistema delle vignette dovrà scomparire per lasciare il posto ad un meccanismo basato sulla distanza invece che sul tempo.

Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco

Audizione di Marianne Thyssen, Commissario designato all’Occupazione, Affari Sociali, Competenze e Mobilità dei lavoratori
Mercoledì 1 ottobre dalle 09:00 alle 12:00 Marianne THYSSEN (Belgio), Commissario designato all’Occupazione, Affari Sociali, Competenze e Mobilità dei lavoratori ha presentato il suo programma di lavoro davanti ai parlamentari europei delle commissioni occupazione e affari sociali (EMPL), diritti della donna e uguaglianza di genere (FEMM), cultura e istruzione (CULT).
Marianne Thyssen, ha illustrato le 4 priorità del suo programma: creare posti di lavoro; promuovere un accesso all�occupazione stabile e una migliore mobilità dei lavoratori; lavorare sulle qualifiche professionali; migliorare l’efficacia dei sistemi nazionali di protezione sociale e lottare contro l’esclusione sociale e la povertà.
Riguardo alla prima delle quattro priorità, il Commissario designato ha detto di voler mobilitare investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro (300 miliardi di euro) e accelerare l’Iniziativa per l’occupazione giovanile che stenta a partire. Thyssen ha inoltre affermato che la governance economica deve cambiare marcia e che durante il suo mandato si impegnerà a rilanciare il dialogo sociale tanto a livello europeo quanto a livello nazionale perché non si può prescindere dal dialogo con i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro per il rilancio dell’occupazione e dell’economia in Europa. Marianne Thyssen ha inoltre promesso di lavorare per dare più peso agli indicatori sociali nelle raccomandazioni economiche.
La candidata è stata interrogata sui dossier più sensibili e ha dovuto rispondere più volte sul distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi, sul falso lavoro autonomo, sul reddito minimo a livello europeo, sulla conciliazione tra vita familiare e professionale e il lavoro domenicale, sulla direttiva congedo maternità e sulle ristrutturazioni aziendali.
Relativamente al distacco dei lavoratori, Marianne Thyssen ha insistito, smentendo le intenzioni di Juncker di modificare della direttiva di base, sulla necessità di garantire l’applicazione delle regole esistenti e a proposito di questo si è rivolta agli Stati membri chiedendo un maggiore impegno nei controlli e nella cooperazione transfrontaliera (scambio di informazioni).
Sul tema del falso lavoro autonomo, il Commissario designato ha ricordato l’iniziativa della Commissione europea di istituire una Piattaforma contro il lavoro sommerso.
Riguardo al reddito minimo Marianne Thyssen ha ricordato che la questione va al di là delle competenze della Commissione ma ha comunque sottolineato l’importanza di trovare un giusto equilibro tra sostegno al reddito per lottare contro la povertà e l’esclusione sociale e incentivi a portare e mantenere le persone sul mercato del lavoro.
Sul congedo maternità e la riconciliazione ha affermato di propendere per una soluzione di compromesso realizzabile lasciando intendere che il Parlamento europeo ha finora tentato di andare troppo oltre quello che era stato proposto dalla Commissione europea incontrando in questo modo l’ostruzione di molti Stati membri.
In tema di ristrutturazioni aziendali non è prevista alcuna proposta di direttiva come invece auspicato dal sindacato europeo (ETUC) e da alcuni europarlamentari. Secondo quanto dichiarato da Marianne Thyssen la Commissione continuerà a lavorare sull’anticipazione dei cambiamenti e l’adeguamento delle competenze professionali.

Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco

Occupazione e situazione sociale nell’UE
La ripresa economica iniziata nella primavera del 2013 resta fragile e gli sviluppi economici futuri sono tuttora incerti, come riportato nell’ultimo numero della Employment and Social Situation Quarterly Review (Rivista trimestrale sull’occupazione e la situazione sociale) della Commissione europea. La crescita della produzione, in particolare, è stata rallentata dalla debole performance delle tre principali economie: Germania, Francia e Italia.
Tra i grandi Stati membri, il reddito delle famiglie ha continuato a crescere in Germania e nel Regno Unito, mentre è diminuito in Italia, Polonia e Spagna.
La Rivista esamina anche le differenze relative alle disuguaglianze di reddito tra gli Stati membri e pone in risalto l’importanza dell’investire durante tutta la vita nell’acquisizione di competenze, al fine di migliorare l’occupabilità dei lavoratori.
L’occupazione ha continuato a crescere nella maggior parte dei settori dalla metà del 2013. Il numero di ore lavorate è aumentato e, per la prima volta dal 2011, si è avuto un piccolo aumento dei contratti a tempo pieno, oltre a miglioramenti per quanto riguarda la situazione dei giovani. Molti dei nuovi posti di lavoro creati sono però a tempo parziale o a tempo determinato.
L’Italia è anche il paese con il più basso tasso di attività, seguita da Romania e Malta (tutti e tre questi paesi sono al di sotto del 65%, quando il tasso medio di attività è del 72%). La Rivista fa notare anche che nei paesi con i più bassi tassi di attività si registrano anche i più bassi tassi di occupazione femminile.
La disoccupazione resta ancora a un livello prossimo al suo massimo storico, e i disoccupati di lungo periodo costituiscono una quota importante e crescente della disoccupazione totale: quasi 13 milioni di persone sono senza lavoro da più di un anno. Inoltre tra le persone disoccupate una su tre ha perso il lavoro da più di due anni.
La disoccupazione giovanile è leggermente diminuita in quasi tutti gli Stati membri, rimane tuttavia molto elevata in Grecia e in Spagna e addirittura continua a crescere in Italia. Tra coloro che lavorano, quasi la metà ha incarichi a tempo determinato e quasi un quarto ha un impiego a tempo parziale.
Come segnalato anche dall’OCSE, la rivista indica nell’istruzione formale, nella formazione e nelle competenze acquisite nel corso della vita la via per migliorare le probabilità di trovare un lavoro e di accedere a incarichi con migliori retribuzioni.

Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco

Rapporto annuale sul diritto dell’Unione Europea
La Commissione europea ha pubblicato il 31esimo rapporto annuale sul controllo e l’applicazione del diritto dell’Unione per il 2013. Tale rapporto sottolinea una diminuzione importante del numero dei casi di infrazione mentre il numero di casi risolti attraverso i meccanismi come “EU Pilot” è sensibilmente aumentato. Risulta inoltre che la maggior parte delle infrazioni (62% di tutti i casi) riguardano la conformità con la legislazione europea sull’ambiente, la fiscalità, i trasporti, il mercato interno e i servizi. Gli Stati membri che hanno il peggior punteggio in termine di conformità con il diritto comunitario sono l’Italia, la Spagna, la Grecia e la Lettonia mentre Malta e l’Estonia sono stati esemplari. La performance della Croazia sarà solo presa in conto nel 2014.

Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli

Studio sulla vendita dei prodotti alimentari al dettaglio
La Commissione europea ha pubblicato i risultati di uno studio approfondito sull’evoluzione della scelta e dell’innovazione sulla vendita al dettagli di prodotti alimentari in Europa nel corso dell’ultimo decennio. Tale studio dimostra che l’entrata di nuovi concorrenti sul mercato aumenta sempre la scelta e l’innovazione. Dal 2004, l’innovazione ha permesso ai consumatori di avere una più ampia scelta nei negozi. Tuttavia il numero di nuovi prodotti che raggiungono ogni anno i consumatori è diminuito del 6,5% dal 2008. Secondo il Vicepresidente dalla Commissione europea responsabile della Concorrenza, tale studio ha fornito degli indicatori interessanti al fine di valutare le preoccupazioni dei cittadini sul funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare.

Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli

De Castro nominato relatore permanente della Commissione Agri del Parlamento europeo per Expo2015
La nomina prevede la gestione e il coordinamento di tutti gli aspetti ideativi e preparatori della manifestazione per conto della Commissione di riferimento. Per De Castro bisogna focalizzare l’attenzione �sulle priorità e sulle urgenze di uno scenario alimentare globale in rapidissima evoluzione, che registra importanti differenze rispetto a solo pochi anni fa. L’epoca dell’abbondanza ha lasciato il passo a una nuova era di scarsità, in cui le risorse naturali sono sempre meno». Produrre di più, inquinando meno, coniugando la sostenibilità sociale, ambientale ed economica: saranno le linee guida che orienteranno il lavoro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo durante la fase preparatoria di Expo.

Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani

OPEN DAYS a Bruxelles
Durante la settimana degli Open days, è stato presentato il progetto I4Food. Il progetto I4Food è realizzato nell’ambito del Programma INTERREG IVC, con il co-finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale. Il progetto si pone come priorità l’innovazione e l’economia della conoscenza del programma INTERREG IVC e si focalizza principalmente sull’imprenditorialità e sulle PMI. I partner di I4food (Italia, Romania, Francia, Spagna, Finlandia, Ungheria) fissano quali principali obiettivi del progetto, il miglioramento dell’efficacia delle politiche di sviluppo per industrie agroalimentari regionali competitive e sostenibili e per PMI basate sullo scambio di buone pratiche a livello europeo.
Gli obiettivi specifici del progetto I4Food sono i seguenti:
– individuazione, sulla base dell’analisi delle industrie agroalimentari regionali, di buone pratiche, allo scopo di far emergere il potenziale imprenditoriale delle industrie in ambiti strategici come il lavoro e l’ occupazione, l’innovazione e il trasferimento di conoscenze, la cooperazione economica regionale, le nuove opportunità di finanziamento e di mercato, soprattutto in termini di alimenti sicuri, salutari, prodotti sul posto e di PMI sensibili sul fronte delle tematiche ambientali;
– lo scambio e la valorizzazione delle esperienze nei settori sopra citati , accrescendo la capacità di assorbimento di innovazione da parte delle PMI ,che operano nel settore agroalimentare, formulando raccomandazioni per il trasferimento di buone pratiche;
– lo sviluppo di piani di attuazione regionali e di raccomandazioni a livello europeo per una maggiore competitività e sostenibilità delle imprese agroalimentari europee;
– il rafforzamento delle relazioni tra le regioni partner allo scopo di migliorare le loro capacità relazionali a livello sia orizzontale che verticale;
– la diffusione di risultati ottenuti a livello regionale, interregionale ed europeo

Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani

Pubblicato il Bando del programma Erasmus plus
Lo scorso 8 ottobre, la Commissione europea ha pubblicato il bando del programma Erasmus + per l’annualità 2015. I bandi finanzieranno iniziative di mobilità per il personale, per studenti e per giovani, partenariati strategici tra enti di formazione e training, organizzazioni giovanili e altri attori rilevanti, nonché piattaforme di supporto tecnologico. Erasmus + finanzierà inoltre iniziative a sostegno delle riforme politiche, della ricerca nel campo dell’integrazione europea e dello sport come mezzo d’inclusione sociale. Per il 2015, la Commissione prevede di stanziare un budget di 1736,4 milioni di euro, che sarà ripartito come segue: – istruzione e formazione: 1 536,5 milioni di euro; – gioventù: 171,7 milioni di euro; – Jean Monnet: 11,4 milioni di euro; – sport: 16,8 milioni di euro. Di seguito riportiamo le scadenze per la presentazione delle candidature suddivise per azioni:
Azione chiave 1 – Mobilità individuale ai fini dell’apprendimento
Mobilità individuale esclusivamente nel settore della gioventù: 4 febbraio 2015
Mobilità individuale settore dell’istruzione e della formazione: 4 marzo 2015
Mobilità individuale esclusivamente nel settore della gioventù: 30 aprile 2015
Mobilità individuale e nel settore della gioventù: 1° ottobre 2015
Diplomi di master congiunti Erasmus Mundus: 4 marzo 2015
Eventi di ampia portata legati al Servizio volontario europeo: 3 aprile 2015
Azione chiave 2 – Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi
Partenariati strategici esclusivamente nel settore della gioventù: 4 febbraio 2015
Partenariati strategici nel settore dell’istruzione, della formazione e della gioventù: 30 aprile 2015
Partenariati strategici nel settore della gioventù: 1° ottobre 2015
Alleanze per la conoscenza, alleanze per le abilità settoriali: 26 febbraio 2015
Rafforzamento delle capacità nel settore dell’istruzione superiore: 10 febbraio 2015
Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù: 3 aprile 2015 – 2 settembre 2015
Azione chiave 3 – Sostegno alle riforme delle politiche
Incontro tra i giovani e decisori politici nel settore della gioventù: 4 febbraio 2015 – 30 aprile 2015 – 1° ottobre 2015
Azioni Jean Monnet
Cattedre, moduli, centri di eccellenza, sostegno alle istituzioni e alle associazioni, reti, progetti: 26 febbraio 2015
Azioni nel settore dello sport
Partenariati di collaborazione nel settore dello sport solo se connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 22 gennaio 2015
Partenariati di collaborazione nel settore dello sport non connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 14 maggio 2015
Eventi sportivi senza scopo di lucro solo se connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 22 gennaio 2015
Eventi sportivi senza scopo di lucro non connessi alla Settimana europea dello sport 2015: 14 maggio 2015

Per ulteriori informazioni: Marisa Ameli